Roberto Gervaso traslato al Vittoriale degli Italiani: alla cerimonia anche Sant’Alessio
di Andrea Rifatto | 25/06/2021 | ATTUALITÀ
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Le ceneri di Gervaso al Vittoriale
Per più di trent’anni un forte sentimento lo ha legato a Sant’Alessio Siculo, luogo in cui per tanti lustri ha trascorso le vacanze e dove spesso si ritirava per scrivere i suoi libri, affascinato dall’immagine maestosa del Capo, simbolo del paese. Nel 2013 gli è stata conferita anche la cittadinanza onoraria, su proposta dell’Amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Rosanna Fichera, con un evento condotto dal compianto Carmelo Duro, suo amico e collega, durante il quale presentò il libro “Lo stivale zoppo” ed espresse l’amore che lo legava alla cittadina jonica. Adesso le spoglie di Roberto Gervaso, scrittore e giornalista morto il 2 giugno dello scorso a Milano, all’età di 82 anni, riposano accanto a Gabriele D'Annunzio nel Mausoleo funebre del Vittoriale degli Italiani, la casa-museo del Vate sulla sponda bresciana del lago di Garda. Nei giorni scorsi le sue ceneri sono state traslate dal cimitero di Sacrofano, alle porte di Roma, a Gardone Riviera, con un cerimonia di sepoltura che si è tenuta, in forma strettamente privata. C’era però anche la “sua” Sant’Alessio, rappresentata per l’occasione dal vicesindaco Santino Foti, amico personale di Gervaso e della famiglia, invitato a partecipare dalla moglie Vittoria e dalla figlia Veronica, alle quali si è unito un ristretto gruppo di parenti ed amici, tra i quali l'imprenditore Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, lo sceneggiatore e autore televisivo Pier Francesco Pingitore e il giornalista Sandro Neri, direttore del quotidiano “Il Giorno”. Una semplice cerimonia, come lui avrebbe voluto, con l'alzabandiera e il silenzio suonato da un trombettiere”, ha commentato Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”, di cui Gervaso è stato consigliere di amministrazione dal 2010. Lo scorso anno, in occasione della morte, l’Amministrazione comunale del sindaco Giovanni Foti aveva inviato una corona di fiori in onore dell’illustre concittadino onorario, ricordato da tutto il paese, che magari in futuro potrà essere omaggiato con una intitolazione.