Roccafiorita, chiusa con l'Ottava una festa di San Filippo molto seguita
di Filippo Brianni | 28/06/2016 | ATTUALITÀ
di Filippo Brianni | 28/06/2016 | ATTUALITÀ
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I "balli" nella piazza per celebrare la vittoria di Cristo sul demonio
Dopo Limina a maggio, anche la vicina Roccafiorita ha concluso domenica scorsa i festeggiamenti in onore di San Filippo d’Agira. L’“Ottava” ha mandato in archivio un’edizione della festa molto seguita e sempre più sentita, iniziata il 12 maggio. Domenica, alle 17,30 l’immagine di San Filippo è uscita dalla chiesa Madre ed ha raggiunto i punti terminali del paese. Prima in contrada Calvario, lungo la strada che conduce al santuario della Madonna dell’Aiuto; poi a Serro, dal lato opposto. Ha fatto i tradizionali tre giri attorno alla croce, retaggio di un antico rituale esorcista. Filippo era infatti un sacerdote siriano, esorcista e taumaturgo, che ha frequentato e predicato nella zona nel IV secolo. La festa è poi proseguita in paese, con le “corse”, a simboleggiare l’inseguimento al demonio da parte di San Filippo, ed i “balli” nella piazza, a celebrare la vittoria di Cristo sul demonio attraverso l’intercessione del santo, il quale, dopo aver evangelizzato la Sicilia orientale, morì ad Agira, di cui ne porta il nome. Il suo culto è sempre più seguito nella valle e la festa viene svolta con un rituale molto simile sia a Limina che a Roccafiorita, oltre che Mongiuffi Melia, altra comunità da cui passò San Filippo e che ne celebrerà l’Ottava ad agosto. La festa “fioritana” si è chiusa con l'esibizione di Triska and The Jajas Band, che hanno cantato brani di raggae in dialetto siciliano per esaltare le bellezze e le emozioni della Sicilia. Un loro pezzo, “Pi mia na sbagghiu”, dedicato alla natura, è stato scelto proprio ieri sera dall’Amministrazione di Roccafiorita come colonna sonora dei video promozionali del comune.