Roccalumera, 7 milioni per acquedotto e fognature: si punta tutto su "Acqua bene comune"
di Andrea Rifatto | 20/10/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/10/2022 | ATTUALITÀ
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Il depuratore fognario
Tre richieste di finanziamento per un totale di oltre 7 milioni di euro. L’Amministrazione comunale di Roccalumera non vuole lasciarsi sfuggire l’opportunità offerta dal contratto istituzionale di sviluppo “Acqua bene comune” e punta ad intercettare una quota dei 4,5 miliardi di euro stanziati dal Ministero per il Sud, tramite l’Agenzia per la Coesione Territoriale, per interventi legati a captazione e accumulo, potabilizzazione, trasporto e distribuzione, fognature, depurazione, riutilizzo e restituzione all’ambiente della risorsa idrica e monitoraggio dei corpi idrici. Al Governo sono state dunque inviate tre proposte progettuali per 7 milioni 125mila euro, con la speranza che vengano ammesse a contributo. La richiesta più alta è pari a 3 milioni 775mila euro da destinare al miglioramento del sistema di collettamento fognario all’impianto di deputazione intercomunale; altri 1 milione 650mila euro sono stati previsti per sostenere i costi di realizzazione della copertura delle vasche di depurazione, manutenzione straordinaria delle attrezzature e sostituzione di tratti di condotta fognaria con installazione di telecontrollo. Per la rete idrica è stato immaginato il potenziamento e l’ammodernamento delle fonti di approvvigionamento idrico, la sostituzione di parti di condotte per la riduzione delle perdite, la manutenzione dei manufatti adibiti a serbatoi e l’installazione di un sistema di telecontrollo, per una spesa di 1 milione 700mila euro. Responsabile unico del procedimento nei tre interventi è l’ingegnere Giuseppe De Luca dell’Ufficio tecnico comunale, in collaborazione con la geometra Giovanna Cuppari. L’Agenzia per la Coesione Territoriale esaminerà le istanze insieme a Invitalia secondo i criteri di coerenza, cantierabilità, strategicità e significatività economica dell’intervento, che stabiliva che le richieste non potevano avere importo inferiore al milione di euro. Per il settore Fognatura e depurazione vi sono a disposizione 600 milioni di euro del Ministero per la Transizione ecologica, mentre per Infrastrutture idriche 2 miliardi del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.