Giovedì 21 Novembre 2024
Affidamento diretto da poco più di 100mila euro per i plessi di infanzia e primaria


Roccalumera, appaltato il servizio di mensa scolastica: pasti garantiti per tutto l'anno

di Andrea Rifatto | 16/01/2023 | ATTUALITÀ

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I pasti vengono preparati nella scuola del Centro

Prosegue senza interruzioni e nel segno della continuità il servizio di refezione scolastica a Roccalumera. Dopo una gestione temporanea per i primi mesi, il Comune ha adesso siglato un affidamento diretto per garantire la mensa nei plessi delle scuole dell’infanzia e primaria fino al 30 aprile, con una probabile proroga successiva per fornire il servizio fino al termine dell’anno scolastico in corso ed evitare sospensioni. L’appalto è stato assegnato alla ditta “Ristorseve Gestione e Servizi di Bucalo Severino” di Santa Teresa di Riva, che si occupava già della preparazione e somministrazione dei pasti nelle scuole di Roccalumera, per un costo totale di 108mila 196 euro, di cui 101mila 942 euro in virtù del ribasso sull’importo a base d’asta di 102mila 557 euro, 4mila 161 euro per Iva al 4% e 2mila 093 euro per oneri di sicurezza. Il costo di ogni singolo pasto è stato fissato in 5,90 euro oltre Iva (6,14 euro in totale) e il numero di pasti stimati è di 17.737, calcolato sui dati forniti dall’Istituto comprensivo. L’importo totale dell’affidamento è quello ipotizzato nel caso in cui tutti gli alunni usufruiscano del servizio per tutti i giorni di refezione previsti e in caso di minori pasti erogati, per assenze dei beneficiari o per eventuali sospensioni delle attività didattiche, l’affidamento avrà la durata fino al raggiungimento della somma contrattuale, salvo eventuali possibilità di proroga tecnica. 

Nelle scorse settimane la ditta ha chiesto un aumento di 0,40 euro rispetto al costo precedente, fissato in 5,50 euro oltre Iva, alla luce della crisi economica che ha determinato la crescita dell’inflazione con il conseguente incremento dei prezzi anche dei beni di prima necessità, come quelli alimentari. L’Amministrazione comunale ha però deciso di non far pesare sulle famiglie l’incremento dei costi, stanziando ulteriori risorse dal proprio bilancio e lasciando così immutata la spesa per l’utenza, che deve versare una quota di compartecipazione del buono pasto pari a 2,50 euro per il primo figlio, 2 euro per il secondo figlio e 1 euro dal terzo figlio.


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