Roccalumera, aumenta la tassa rifiuti 2020: bollette più pesanti per cittadini e attività
di Andrea Rifatto | 24/09/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/09/2020 | ATTUALITÀ
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La seduta consiliare di lunedì
Saranno più pesanti le bollette della tassa rifiuti 2020 a Roccalumera. Cittadini e attività commerciali dovranno infatti sborsare un importo maggiore rispetto a quello versato nel 2019, con un incremento che si aggira sul 30%. È quanto emerge dal Piano finanziario e delle tariffe Tari (tassa rifiuti) approvato lunedì sera dal Consiglio comunale, con il voto favorevole dei sette consiglieri di maggioranza (assente carmelo Stracuzzi) e quello contrario dell’opposizione (mancavano Ivan Cremente e Antonio Scarci). Il costo totale del servizio rifiuti passa dai 786mila 958 euro del 2019 a 1 milione 047mila 619 euro del 2020, con un incremento di 260mila 661 euro (+33,1%) ma con una detrazione di 60mila euro ottenuta grazie ai proventi dei consorzi di filiera, che hanno consentito di ridurre la spesa complessiva, composta da 916mila 666 euro per le utenze domestiche e 130mila 952 per quelle commerciali. Le tariffe fisse (euro/mq) per l’uso domestico hanno subito un incremento fino a 5-6 volte: ad esempio un nucleo con un solo componente che vive in un alloggio da 50 mq passa da 101,67 a 127,11 euro ma se l’abitazione è di 100 mq il costo schizza da 113,13 euro a 202,64 euro (+79%); una famiglia di quattro persone che vive in una casa di 100 mq, nel 2019 ha pagato 302,02 euro, nel 2020 ne pagherà 358,06 (+18,60%). Aumenta anche la bolletta per le utenze commerciali: ristoranti e pizzerie da 200 mq, ad esempio, nel 2019 hanno sborsato 1.799 euro, nel 2020 ne pagheranno 2.341 (+30%), così come bar, caffè, pasticceria (ipotizzando locali da 100 mq) nel 2019 hanno pagato 710,73 euro, nel 2020 ne verseranno 924,66. Previste esenzioni e riduzioni in vari casi. Secondo l’Amministrazione la tassa del 2020 è comunque uguale a quella del 2018 ma quest’anno sono subentrati maggiori costi inseriti nel Piano economico-finanziario, in base alle disposizioni dettate dalla deliberazione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), redatto con coefficienti nuovi e differenti rispetto agli anni precedenti, al punto che la comparazione delle tariffe tra il 2019 e il 2020 non rappresenterebbe un confronto adeguato in quanto l’elaborazione dei costi si riferisce a voci diverse, nelle quali è stato necessario inserire 92mila 736 euro di costi generali di gestione in cui sono state comprese anche le spese per la bollettazione e la postalizzazione, oltre la voce accantonamenti. Ma il risultato finale sarà comunque che gli utenti dovranno sborsare di più. “Il costo totale non è diminuito nonostante una buona raccolta differenziata e i cittadini si ritroveranno con tariffe più alte - ha evidenziato in Consiglio la capogruppo di minoranza Rita Corrini - avevamo chiesto l’introduzione della tariffa puntuale per la parte variabile (euro/kg di rifiuti prodotti) ma l’Amministrazione non ha preso in considerazione l’ipotesi, così come non sono state previste premialità e bonus per gli utenti più virtuosi. È stato fatto un passo avanti per quanto riguarda il compostaggio con la consegna delle compostiere - ha aggiunto - ma l’Amministrazione deve fare uno sforzo maggiore per incrementare il riuso e riciclo e diminuire le quantità di indifferenziata”. Dalla maggioranza ha replicato il capogruppo Cosimo Cacciola: “Lo scorso anno le tariffe sono scese del 20% perchè abbiamo rimborsato ai cittadini 191mila euro incassati in più in precedenza per un incremento dell’imposta non dovuto nel 2018, adesso non c’è nessun aumento - ha detto - siamo tornati alla tariffa dell’anno scorso escludendo la parte anticipata. Stiamo comunque lavorando sull’introduzione della tariffa puntuale e ricordo che nel 2019 abbiamo raggiunto il 74% di differenziata, ma la minoranza non dà il giusto riconoscimento a questi meriti e si attacca su fesserie”. Il Consiglio ha inoltre approvato anche il bilancio di previsione 2020-2022 (maggioranza favorevole, minoranza contraria), documento da 17,6 milioni che consentirà all’Amministrazione di procedere con gli impegni di spesa, tra cui i mutui da 430mila euro per l’acquisto dell’area prospiciente l’Antica Filanda e 120mila euro per uno scuolabus.