Roccalumera, cedimenti sul lungomare dopo la metanizzazione: lavori ancora in garanzia
di Andrea Rifatto | 08/12/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/12/2020 | ATTUALITÀ
1009 Lettori unici | Commenti 2
Il cedimento in corrispondenza della tubazione
Sono passati cinque anni dal rifacimento del manto stradale sul lungomare di Roccalumera in seguito al lavori di metanizzazione e diversi tratti, da parecchio tempo, sono costellati da buche e avvallamenti che rendono difficile e pericolosa la circolazione, soprattutto per i mezzi a due ruote. I lavori sono stati eseguiti nell’estate 2015 dalla “Fin Consorzio”, impresa che come obbligo contrattuale aveva l’onere, una volta ultimata la metanizzazione, di eseguire a proprie cura e spese il rifacimento del manto stradale. Ma evidentemente non tutto è stato fatto a regola d’arte e i nodi sono venuti al pettine. Basta vedere le condizioni del manto stradale del lungomare soprattutto nella zona sud, con tratti che hanno subito un cedimento proprio in corrispondenza della trincea dello scavo per la posa della tubazione, evidentemente a causa di un cattivo costipamento, altre con lesioni dell’asfalto, crepe e buche. Secondo il disciplinare prestazionale dell’agosto 2011 il ripristino delle pavimentazioni bitumate doveva avvenire “a scavi assestati, con posa di tout-venant bituminoso previo ancoraggio con emulsione bituminosa e cilindratura con rullo compressore, per uno spessore in opera e compresso di 6 centimetri”; dopo l’assestamento dello strato base, era prevista la formazione del tappeto di usura dello spessore di 3 centimetri, costituito da conglomerato bituminoso di granulometria 0-15. Un passaggio fondamentale del documento è quello in cui si specifica che “le pavimentazioni già ripristinate, ma che si presentano deteriorate a causa del calo del materiale di riempimento con rottura del manto, saranno riprese più volte fino al collaudo finale”. Per Roccalumera il certificato di collaudo tecnico-amministrativo dell’opera è stato firmato il 20 dicembre 2018 ma ha carattere provvisorio e diventerà definitivo trascorsi due anni, periodo di garanzia dei lavori. Dunque è ancora possibile chiedere alla “Fin Consorzio” il ripristino dei tratti deteriorati o che hanno subito cedimenti. L’Amministrazione comunale e l’Ufficio tecnico si attivino quindi in tal senso verificando se ci siano le condizioni per procedere prima dello scadere dei termini.