Roccalumera, cinque aree fisse per il commercio ambulante: l'Amministrazione lancia l'idea
di Andrea Rifatto | 25/07/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/07/2023 | ATTUALITÀ
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Gli ambulanti possono sostare nello stesso punto due ore
Non solo in forma itinerante, ma anche con postazioni fisse in punti stabiliti dal Comune. È l’idea lanciata dall’Amministrazione comunale di Roccalumera per ampliare le possibilità di commercio ambulante. In Consiglio è stata approvata con i sei voti della maggioranza (assenti Simona Saccà ed Ersilio Allegra) e l’astensione della minoranza una delibera che modifica quella del 1998 e destina alcune zone del paese alla creazione di stalli di parcheggio dove i commercianti potranno fermarsi anche oltre le due ore previste per le vendite in forma itinerante. “L’obiettivo è tutelare le attività con sede fissa e contemporaneamente aiutare gli esercenti itineranti offrendo loro un’altra opzione - ha spiegato l’assessora al Commercio, Natia Basile - siamo in una fase embrionale e vogliamo aprire il confronto e raccogliere i pareri di tutti per capire se quella individuata sia la soluzione migliore e più vantaggiosa per chi offre il servizio e per chi lo riceve. Ancora non vi è nulla di definitivo e certo, non c’è un regolamento che stabilisce come assegnare gli stalli, ma questo è il primo step per capire se sia la strada giusta”. Cinque le aree per il commercio individuate dal Comune: tre al centro del paese (piazze Pescatore, Fabbrica e Unione Europea) e due nelle frazioni Allume (via San Michele) e Sciglio (via Bellinghieri). “In linea generale siamo favorevoli al commercio itinerante, ma bisognava partire dal regolamento e dalle modalità di assegnazione degli stalli e dopo individuare le aree - ha detto dalla minoranza Rita Corrini - ci sembra una proposta a scatola chiusa, i parcheggi a nostro avviso sono insufficienti e in qualche caso, come a Sciglio, lontani dal centro abitato e non facilmente fruibili dalle persone”. Per il sindaco Giuseppe Lombardo e l’assessora Natia Basile il primo passo era individuare le aree su suolo comunale, che possono eventualmente essere modificate, e solo dopo si potrà redigere il regolamento, per arrivare alla proposta definitiva nel giro di qualche mese.