Roccalumera, debiti del Comune oltre quota 3 milioni ma il totale rimane ancora incerto
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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L'Osl si è insediato il 15 luglio
È ancora incerta la massa passiva del Comune di Roccalumera, da accertare dopo il dissesto finanziario dichiarato il 2 aprile dello scorso anno. L’Organo straordinario di liquidazione, il dottor Alberto Lombardo, è al lavoro da luglio per rilevare tutti i debiti dell’ente e dopo l’avviso ai creditori per la presentazione delle istanze di ammissione e la rilevazione della massa passiva al 31 dicembre 2023, sono giunte 173 richieste, di cui 27 fuori termine: l’importo complessivo di tutti i debiti censiti nelle richieste presentate entro la scadenza è stato quantificato in 3 milioni 486mila 207 euro, mentre per quella arrivate oltre la scadenza ammonta a 221mila 145 euro. La prima ricognizione dei debiti fuori bilancio riconosciuti e riconoscibili è pari a 3 milioni 452mila 437 euro, di cui una notevole parte sono ricompresi tra le istanze di ammissione al passivo, mentre il contenzioso potenziale è stato quantificato in ben 4 milioni 176mila 390 euro, di cui una notevole parte ricompreso nelle istanze di adesione alla massa passiva. Inoltre il commissario straordinario ha calcolato uscite per altre 150mila euro come compensi per l’Osl e spese per assistenza tecnica e informatica, lavoro straordinario, collaborazioni e incarichi legali. Il funzionario ha proposto all’Amministrazione comunale l’adozione della modalità semplificata di liquidazione dei debiti e la giunta dovrà decidere entro 30 giorni: in caso di adesione, dovrà mettere a disposizione dell’Osl le risorse finanziarie per coprire la massa passiva da transigere, procedura che consente un notevole risparmio finanziario e permette al creditore di ottenere subito la liquidità con il pagamento di una somma variabile tra il 40 e il 60% del debito. Il dottor Lombardo ha sollecitato più volte gli Uffici comunali ad inviare i dati contabili, invitando i responsabili a comunicare gli importi dei residui attivi e passivi riaccertati (rimasti da riscuotere al 31 dicembre 2023) e attestare la sussistenza di debiti di bilancio e fuori bilancio che rientrano nella competenza della gestione liquidatoria. Con l’adesione alla modalità semplificata, non è più previsto che lo Stato concorra al finanziamento dei debiti pregressi con mutuo ventennale e dunque tutte le risorse finanziarie per raggiungere il risanamento dovranno essere trovate in ambito comunale, con l’alienazione del patrimonio, la contrazione di un mutuo o altre misure.