Roccalumera, il Comune non paga 100mila euro di bollette: siglato accordo con Siciliacque
di Andrea Rifatto | 14/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/10/2021 | ATTUALITÀ
841 Lettori unici
Il credito verrà pagato a rate
Il Comune di Roccalumera non ha pagato oltre 100mila euro di bollette idriche alla Siciliacque Spa, che dal 2005 fornisce l’acqua quando aumenta il fabbisogno e non sono sufficienti le sorgenti comunali. E così la società, dopo numerosi e ripetuti solleciti rimasti senza seguito, si è rivolta al Tribunale di Palermo e ha ottenuto un decreto ingiuntivo con il quale il giudice ha ordinato all’Ente di versare la somma di 108.344 euro, oltre interessi moratori e spese del procedimento, per le fatture emesse fino al secondo trimestre di quest’anno. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Argiroffi si è mossa solo dopo la notifica del decreto ingiuntivo, facendo presente di trovarsi in una situazione economico-finanziaria difficile (anche se più volte è stato ribadito dagli amministratori che le casse godono di ottima salute) e ha chiesto la momentanea sospensione del procedimento monitorio, proponendo a Siciliacque un accordo transattivo per la dilazione del pagamento del debito con l’abbattimento degli interessi e il pagamento forfettario delle spese legali fissate in 2.000 euro, anzichè 2mila 541 euro oltre oneri e accessori, oltre al pagamento integrale dell'imposta di registrazione che sarà emessa dall'Agenzia delle Entrate con riferimento al decreto ingiuntivo. Proposta accettata dalla società palermitana, con la quale è stata dunque siglata una scrittura privata, approvata dalla Giunta, che mette nero su bianco l’accordo valido fino al secondo trimestre del 2021. Siciliacque ha così deciso di non mettere in esecuzione il titolo esecutivo derivante dal decreto ingiuntivo e il Comune ha riconosciuto che il proprio debito è pari a 103mila 105 euro, di cui 101mila 105 euro per sorte capitale e 2mila euro per spese legali. Il piano di dilazione prevede che Roccalumera versi a Siciliacque gli importi di 36.025 euro entro il 15 ottobre di quest’anno, 26mila 958 euro entro il 15 novembre e 40mila134 euro non oltre il 2 gennaio 2022, mentre le fatture emesse dal terzo trimestre 2021 dovranno essere pagate entro 30 giorni. Il mancato rispetto degli accordi e delle scadenze potrà portare Siciliacque Spa a risolvere la scrittura privata e a mettere in esecuzione il decreto ingiuntivo. Una piccola quota del debito è stata ridotta lo scorso 23 agosto, quanto il Comune ha versato un acconto di 45mila 373 euro a saldo di una fattura di ottobre 2020, ma il 26 luglio è stata emessa già una nuova bolletta da 38mila 134 euro per i consumi fino al 7 luglio.