Roccalumera, il Comune ricorre al Cga contro la Regione sulla stabilizzazione dei precari
di Andrea Rifatto | 29/08/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/08/2020 | ATTUALITÀ
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I precari stabilizzati a febbraio del 2019
È deciso ad andare fino in fondo il Comune di Roccalumera nel contenzioso con la Regione siciliana sul mancato riconoscimento dell’intero contributo previsto per la stabilizzazione dei 14 precari. Dopo la sconfitta al Tar di Catania, l’Amministrazione comunale ha deciso di presentare appello al Cga di Palermo e ha affidato un nuovo incarico all’avv. Carmelo Saitta (esperto del sindaco Gaetano Argiroffi) per una spesa di 10mila 400 euro (stesso importo speso il giudizio di primo grado), il quale “ha ampiamente motivato le ragioni per cui è opportuno proporre appello” si legge nella delibera di Giunta, in cui viene ritenuto “persistente l’interesse dell’Ente a vedere riconosciute le proprie ragioni, considerato che la posta garantita dalla Regione e non più assicurata copre un periodo di tempo fino al 2038”. Il mancato riconoscimento della differenza di quasi 50mila euro potrebbe infatti creare problematiche di bilancio per quasi 20 anni, ossia tutto il periodo contemplato dalla normativa sulla stabilizzazione. L’Amministrazione chiede l’annullamento del decreto 525 emanato il 10 dicembre 2019 dall’Assessorato regionale Autonomie locali con il quale sono stati riconosciuti 233mila 601 euro come contributo per la stabilizzazione mentre secondo il Comune spettavano 283mila 374 euro: il 10 giugno, però, i giudici amministrativi hanno dichiarato inammissibile il ricorso specificando che nel percorso di stabilizzazione non sono state rispettate le scadenze previste e che vi è stata la riduzione della quota del 4% nei confronti degli enti che non hanno concluso la stabilizzazione nel periodo 2013-2017, mentre a Roccalumera è avvenuta nel febbraio 2019. Inoltre, secondo il Tar, la riduzione del 4% e contestuale assegnazione agli enti locali in regola è stata disposta con il decreto 499 del 29 novembre 2019, che il Comune di Roccalumera non ha impugnato insieme al 525. Dunque la mancata richiesta di annullamento del primo decreto ha reso il ricorso inammissibile e il Tar ha specificato come l’annullamento di quello successivo “nessuna utilità potrebbe spiegare nei confronti dell’Amministrazione di Roccalumera avendo già l’Assessorato incontestatamente disposto la riassegnazione, agli enti in regola, delle economie risultanti dalla decurtazione del 4% disposta nei confronti delle amministrazioni – tra cui il Comune di Roccalumera – che non hanno rispettato il percorso procedimentale sulla stabilizzazione dei precari”. L’ultima parola sul ricorso spetterà quindi al Cga.