Roccalumera, la Regione revoca 315mila euro per i torrenti: il Comune si rivolge al Tar
di Andrea Rifatto | 25/03/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/03/2022 | ATTUALITÀ
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I lavori in corso nel torrente Sciglio
Un anno di attesa per avere la risposta, ma da Palermo è arrivata una doccia fredda: il Comune di Roccalumera rischia di perdere poco più di 300mila euro dal finanziamento di 3 milioni 750mila euro concesso per le opere di recupero e messa in sicurezza dei torrenti Allume e Sciglio, attualmente in corso di esecuzione. Ciò ha portato l’Ente ad aprire un contenzioso amministrativo al Tribunale amministrativo regionale di Catania. Il Commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, che nel dicembre 2019 ha concesso il contributo, ha infatti negato adesso il pagamento delle spese tecniche da riconoscere ai progettisti, rispondendo alla richiesta di versamento dell’acconto del 20%, pari a 20mila euro, inviata dal Comune nel marzo 2021. Nella nota giunta il 2 marzo in municipio è stato specificato che “sulla scorta della documentazione inviata in merito alle prestazioni affidate, l’Ufficio ha effettuato le opportune verifiche e, in riscontro a quanto prospettato nella richiesta e tenendo conto dell’entità del valore economico del servizio, ha fatto presente che la spesa, nelle modalità di determinazione ed attribuzione esposte, non riscontra i favori utili alla rendicontabilità a valere sul finanziamento dell’intervento”. Tradotto dal burocratese: la Regione non verserà al Comune i 315mila 639 euro previsti per il pagamento dei servizi di progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento della sicurezza, direzione lavori, misure e contabilità, svolti dagli ingegneri Franz Oliva e Giuseppe Garufi e dal geologo Antonino Savoca, professionisti esterni che hanno redatto il progetto tra il 1997 e il 2001, per un importo di 4 milioni 350mila euro, aggiornandolo poi nel 2019 al prezziario regionale e prevedendo uno stralcio funzionale da 3 milioni 750mila euro. Un diniego che fa presupporre come l’intera somma non sarà pagata, con il rischio di un grave danno economico per il Comune che si vedrebbe costretto a sobbarcarsi la spesa con danni e squilibri economico-finanziari sulla contabilità e sul bilancio in corso di esercizio. Dunque l’Amministrazione comunale ha deciso di presentare ricorso al Tar di Catania per chiedere l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della nota del 2 marzo del Commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, avviando l’iniziativa giudiziaria per scongiurare gli effetti lesivi del documento e promuovere l’azione cautelare impugnandolo davanti ai giudici amministrativi. I lavori sono stati appaltati due anni fa all’impresa “Cospin Srl” di Catania per l’importo di 1 milione 751mila 973 euro e andranno avanti fino ad agosto nel torrente Sciglio con la realizzazione di briglie, gabbionate e nuovi muri di sostegno in cemento armato su entrambe le sponde, per garantire una maggiore sicurezza del centro abitato, oltre a risagomatura degli argini, rimozione dei detriti e sistemazione del canale di deflusso con difesa spondale da realizzarsi con mantellata di massi naturali.