Roccalumera, lotti artigianali ancora invenduti: ora si possono acquistare con il baratto
di Andrea Rifatto | 28/12/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/12/2023 | ATTUALITÀ
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La zona artigianale è rimasta deserta
Acquistare l’area senza pagare, ma effettuando una prestazione di lavoro o di beni o servizi equivalente al valore del lotto assegnato. È la possibilità introdotta dall’Amministrazione comunale di Roccalumera per cercare di accelerare la vendita dei lotti della zona artigianale di contrada Piana, realizzata nel 2009 ma finora rimasta deserta visto che non sono ancora sorti insediamenti, neanche nei terreni già acquistati da privati. Il Consiglio ha dato il via libera alla modifica al regolamento per la cessione dei lotti con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari della minoranza (assente Rita Corrini) e il nuovo articolo prevede che la modalità alternativa di pagamento dovrà essere preventivamente accettata dall’Amministrazione e la prestazione offerta a titolo di equivalente del prezzo di cessione sarà oggetto di specifica istruttoria di carattere tecnico, con il rinvio ad un elaborato progettuale redatto dall’assegnatario con indicate tutte le voci di prezziario regionale di lavori pubblici per le categorie di intervento, forniture o servizi che si intendono proporre. “La modifica nasce dall’esigenza di fare cassa ed avere entrare straordinarie - ha spiegato il sindaco Giuseppe Lombardo - ci sono operatori che ci hanno manifestato la difficoltà a pagare per comprare i lotti artigianali ma sono pronti a fornire lavori o servizi. Così l’acquisto diventa più appetibile e potremo ottenere nuove richieste per completare la vendita, purtroppo ancora non ultimata”. L’opposizione ha detto no “perchè riteniamo che tale modalità di vendita non rispetti i requisiti di generalità e astrattezza previsti dall’ordinamento giuridico - ha evidenziato in aula il consigliere Massimo Bellomo, in quanto rivolta solo ad una parte della popolazione che può svolgere lavori in cambio, con il rischio di violare l’articolo 3 della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini. Si potrebbe applicare uno sconto e arrivare ad una vendita più equa”. Possibilità, quest’ultima, esclusa da Lombardo perchè “danneggerebbe chi ha acquistato prima e il Comune non può rinunciare agli incassi. I lotti sono invenduti da dieci anni, chi voleva comprarlo senza fornire lavori o beni poteva già farlo prima - ha replicato - non impediamo a chi vuole comprarli normalmente di farlo - ha aggiunto - ma ampliamo la platea e abbiamo l’esigenza di vendere e fare cassa o avere beni e servizi subito. Con l’adesione al piano di riequilibrio dobbiamo mantenere gli impegni e non possiamo rinunciare neanche ad un centesimo, non possiamo più permetterci di regalare nulla”.