Roccalumera, morì per salvare altre vite: intitolata una strada ad Antonino Crisafulli
di Andrea Rifatto | 14/07/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/07/2022 | ATTUALITÀ
1360 Lettori unici
La strada scelta e l'ispettore Crisafulli
Un desiderio espresso in questi anni da tanti cittadini adesso è realtà. L’Amministrazione comunale di Roccalumera ha infatti intitolato una via ad Antonino Crisafulli, ispettore capo della Polizia di Stato, in servizio in Lombardia, morto tragicamente il 12 agosto del 2012 mentre stava soccorrendo alcuni automobilisti feriti sull’autostrada A14 “Adriatica” a Fano. La giunta, su proposta del sindaco Gaetano Argiroffi, trascorsi i dieci anni previsti dalla legge ha deciso di dedicargli l’area di circolazione ora denominata viale dell’Unità d’Italia e delle Regioni, adiacente lo svincolo dell’A18 e al parco giochi, “considerato il senso di relazione simbolica che lega l’ispettore Crisafulli con i luoghi simbolo che lo videro protagonista di un gesto eroico di salvataggio - si legge nella delibera - al fine di rappresentare per la cittadinanza e i giovani motivo di riflessione sui valori del dovere civico e dell’altruismo”. La delibera verrà adesso inviata alla Prefettura di Messina per il via libera definitivo all’intitolazione, “che rappresenta per la comunità di Roccalumera - evidenzia l’Amministrazione comunale - oltre al giusto riconoscimento per l’ispettore capo Antonino Crisafulli, insignito di riconoscimenti premiali a conferma del suo valore umano e professionale e della sua famiglia, anche un importante motivo di riflessione per la comunità”. Antonino Crisafulli aveva 51 anni e quel giorno, libero dal servizio, percorreva in auto l’A14 per recarsi in vacanza con la famiglia, quando vide nella direzione di marcia opposta un’autovettura che sbandava a causa di una foratura e si ribaltava: superato lo spartitraffico si dirigeva quindi verso il luogo dell’incidente, tentando di rallentare il traffico, ma veniva travolto violentemente da un’auto perdendo tragicamente la vita. Un gesto di generoso slancio altruistico che nel marzo 2018 gli è valso il conferimento della Medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica, quale “splendido esempio di straordinario coraggio e di altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”. L’Amministrazione comunale ha preso atto anche delle comunicazioni del Ministero dell’Interno e della Questura di Milano, che evidenziano la professionalità, l’altruismo e il senso del dovere del poliziotto roccalumerese, doti che lo hanno portato sempre a operare con generosità e senza indugio, con sprezzo del pericolo, nei confronti dei cittadini in difficoltà. Una volta ottenuto il parere favorevole dalla Prefettura, l’Amministrazione potrà procedere con la cerimonia di intitolazione.