Roccalumera, niente fondi dal Governo per consolidare e adeguare la caserma dei Cc
di Andrea Rifatto | 08/08/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/08/2022 | ATTUALITÀ
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L'edificio che ospita la caserma dell'Arma
Non è andata a buon fine la richiesta di finanziamento presentata dal Comune di Roccalumera per la ristrutturazione della caserma dei Carabinieri. L’Amministrazione comunale puntava ai fondi del Governo nazionale, ma nella graduatoria dei contributi per la realizzazione di opere pubbliche, stanziati con la Legge Finanziaria 2018 e assegnati dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’intervento è stato ammesso ma non finanziato. L’ente aveva presentato una richiesta di 999mila 999 euro, visto che i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti potevano ottenere un massimo di 1 milione di di euro, ma la selezione delle domande avvenuta secondo il parametro della minore incidenza del risultato di amministrazione, rispetto alle entrate finali di competenza desumibili risultanti dai rendiconti della gestione del 2019, ha tagliato fuori il comune jonico. Il progetto esecutivo per il consolidamento e l’adeguamento dell’edificio comunale era stato approvato nei mesi scorsi all’Ufficio tecnico e dopo gli ultimi aggiornamenti prevede una spesa di 1 milione 119mila 418 euro, di cui 785mila 940 euro per lavori e 333mila 478 euro per somme a disposizione. L’edificio che ospita la Stazione dell’Arma è formato da due corpi di fabbrica, uno in muratura e uno in cemento armato, e per la struttura vi è la necessità e l’urgenza di provvedere al suo miglioramento sismico alla normativa vigente: dunque sono stati previsti lavori di consolidamento con l’applicazione di sistemi di rinforzo in fibre e intonaci speciali per conferire all’immobile le necessarie condizioni di sicurezza legate alla finalità strategica che l’edificio deve perseguire. A redigere il progetto è stato il raggruppamento temporaneo di professionisti formato da Giampaolo Grasso, Filippo Chiarenza, Giuseppe Puglisi, Ettore Lombardo e Sebastiano Leotta, grazie ad un contributo di 96mila 774 euro assegnato nel 2019 dalla Regione, ma finora non sono state reperite le risorse economiche per avviare i lavori. Un intervento costoso che forse renderebbe più conveniente dal punto di vista economico la demolizione e la ricostruzione di un nuovo immobile, moderno e più funzionale, ma finora le possibilità offerte dai bandi di finanziamento non hanno consentito di raggiungere l’obiettivo, perseguito dall’Amministrazione comunale da almeno cinque anni.