Giovedì 21 Novembre 2024
Novità in arrivo su musica e sanzioni rispetto ai provvedimenti emanati in passato


Roccalumera, orari più lunghi ma multe più pesanti: ecco le nuove regole della movida

di Andrea Rifatto | 14/07/2023 | ATTUALITÀ

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A breve la nuova ordinanza

Orari più lunghi ma sanzioni più pesanti. Sono le novità in arrivo a Roccalumera per la movida estiva, decise della nuova Amministrazione comunale per disciplinare gli orari di apertura e chiusura delle attività dei pubblici esercizi, come bar, pizzerie, ristoranti, stabilimenti balneari, ma soprattutto fissare le fasce orarie per le emissioni sonore e le multe in caso di violazione delle regole. Secondo l’ultima ordinanza sindacale del luglio 2022, è possibile diffondere musica dalle 18 all’1 di tutti i giorni, con proroga fino alle 3 su richiesta dell’esercente e in caso di particolari eventi, con un limite massimo di 50 decibel, con sanzioni che vanno da 25 a 500 euro e nel caso di due violazioni consecutive è prevista la sospensione dell’attività per tre giorni, che salgono a cinque alla terza infrazione. Il sindaco Giuseppe Lombardo ha invece emanato oggi un nuovo provvedimento per consentire la musica nei locali dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 2.30, mentre dal venerdì alla domenica dalle 18 alle 3, per il periodo estivo e comunque fino al 30 settembre, con valori massimi di emissioni sonore fissati in 65 decibel dalle 18 alle 22 e 55 decibel dalle 22 fino al termine delle attività. Inoltre a partire dalle ore 21 la vendita di bevande da asporto deve avvenire mediante sbicchieramento in bicchieri monouso e la somministrazione di bevande può avvenire fino a 30 minuti prima della chiusura; i gestori devono garantire l'impegno a collocare contenitori per la raccolta differenziata e mantenere l'igiene e il decoro delle aree antistanti e limitrofe l'attività.

L'altra novità già messa nero su bianco nei giorni scorsi con una delibera di giunta riguarda l’importo delle sanzioni: in base alla Legge 689/1981 in caso di violazione è previsto il pagamento della multa in misura ridotta, ossia un terzo del massimo oppure, se più favorevole, il doppio del minimo, e dunque in questo caso 50 euro, somma considerata irrisoria e che non costituirebbe un valido deterrente ad esercitare le attività oltre gli orari fissati e oltre i valori consentiti dal provvedimento sindacale. La giunta, avvalendosi della possibilità di stabilire in deroga una cifra diversa per estinguere l’illecito, comunque entro il limite massimo, ha quindi deciso che per la prima violazione la sanzione ridotta sarà di 200 euro, per la seconda di 350 euro e sospensione dell’attività di pubblico esercizio per tre giorni e per la terza di 500 euro con sospensione per sette giorni.


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