Roccalumera, per la Polizia locale cambiano le regole ma non il risultato finale
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Cambiano le regole ma non il risultato finale. A Roccalumera arriva una riconferma al vertice della Polizia locale, anche se è cambiato l’organo a cui spetta la nomina. Nel ruolo di coordinatore è stata infatti riconfermata l’ispettrice principale Giuseppa Parisi (avanzata di grado nei giorni scorsi), nominata dalla responsabile dell’Area Amministrativa, Angelica Caspanello, in cui è incardinato il Servizio di Polizia locale. Parisi era stata nominata dal sindaco Giuseppe Lombardo e riconfermata fino al 31 dicembre, una scelta fiduciaria che non osservava le regole visto che il più alto in grado nella Polizia locale roccalumerese è l’ispettore capo Salvatore Villari, ma lo scorso maggio il Regolamento comunale è stato integrato con l’aggiunta di un nuovo articolo che stabilisce come in assenza del Corpo e del comandante, le funzioni di coordinamento del personale sono assunte da un coordinatore nominato annualmente dal responsabile dell’Area Amministrativa, scelto tra i dipendenti con qualifica non inferiore a istruttore. Così Caspanello ha individuato l’ispettrice principale Parisi quale figura idonea per ricoprire il ruolo di coordinatore, mantenendo l’incarico assegnato in precedenza dal sindaco. Lo scorso anno la modifica al regolamento comunale di Polizia locale, alla quale la minoranza consiliare si era espressa con voto contrario rilevando come l’art. 5 preveda che l’operatore di qualifica superiore diriga l’operato del personale dipendente, è stata duramente contestata dai sindacati che hanno evidenziato come i criteri per l'individuazione e la nomina del coordinatore siano disciplinati da legge e orientamenti nazionali e regionali, sottolineando che una delibera di Consiglio comunale non può essere palesemente in contrasto con la Legge quadro 65/1986 sull'ordinamento della Polizia municipale e la Legge regionale 17/90, tanto che il Comune era stato diffidato dall'adottare atti ritenuti palesemente illegittimi, ossia volti ad introdurre il criterio fiduciario per la nomina del coordinatore della Polizia locale, anzichè seguire quello ‘tipicamente militare’ della gerarchia rappresentata dai distintivi di grado. Il Regolamento comunale è rimasto comunque immutato e adesso è stato applicato per la prima volta con la nomina del coordinatore demandata agli Uffici.