Roccalumera, residenza negata finita in Tribunale: Comune e cittadina trovano l'accordo
di Andrea Rifatto | 15/02/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/02/2023 | ATTUALITÀ
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La donna nel frattempo ha ottenuto la residenza
Si è chiuso anticipatamente con un accordo il contenzioso sorto nei mesi scorsi a Roccalumera tra il Comune e una donna catanese, che si era rivolta al giudice in quanto le era stata negata la concessione della residenza, dopo che la Polizia locale ha accertato l’assenza di dimora abituale all’indirizzo dichiarato, requisito previsto dalla legge per poter divenire residenti in un comune. Il giudice della Prima Sezione civile del Tribunale di Messina, esaminato il ricorso con il quale si chiedeva un provvedimento urgente, ha formulato una proposta di conciliazione che prevede un’intesa tra le parti sulla cessazione della materia del contendere e la compensazione integrale delle spese di lite, anche perchè ha posto in evidenza nel proprio provvedimento l’esistenza di “manifestati ed evidenti inadempimenti reciproci” e paventava l’applicazione della lite temeraria per la parte soccombente e un sensibile incremento delle spese di lite. Dunque l’Amministrazione comunale ha deciso di accettare la proposta conciliativa del Tribunale, inviata in municipio da proprio legale nominato a ottobre, l’avvocato Giuseppe Marisca, così da evitare il rischio di ulteriori esborsi, considerato tra l’altro che le spese legali fin qui maturate sono inferiori rispetto all’impegno assunto, pari a 3mila 762 euro. La vicenda si è conclusa con la concessione della residenza alla catanese, dopo la presentazione di una nuova istanza, con la registrazione anagrafica andata a buon fine a seguito dell’accoglimento della domanda, vista la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge. Il caso aveva interessato anche l’Avvocatura di Stato, che dopo aver esaminato la documentazione aveva chiarito come il Comune dovesse procedere autonomamente alla propria difesa in giudizio davanti al Tribunale.