Giovedì 21 Novembre 2024
Il legale replica alle accuse dell'Amministrazione sull'incarico in contrasto con le norme


Roccalumera, Saitta: "La mia condotta professionale ineccepibile sul piano deontologico"

di Andrea Rifatto | 07/02/2024 | ATTUALITÀ

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L'avvocato Carmelo Saitta è stato anche esperto

“La mia condotta professionale è stata sempre ineccepibile sul piano deontologico con clienti, colleghi e giudici, sono iscritto da 38 anni e mezzo all’Ordine degli Avvocati di Messina e il sindaco Giuseppe Lombardo e la sua giunta non potranno macchiarla né sono in grado di censurarla”. Respinge al mittente gli addebiti l’avvocato Carmelo Saitta, accusato dall’Amministrazione comunale di Roccalumera di aver violato le regole della deontologia professionale in quanto seppur legale dell’ente (con incarichi assegnati nella scorsa legislatura) assiste adesso un cittadino che ha presentato un ricorso al Tar contro il Comune. “L’articolo 68 del Codice deontologico forense riguarda l’ipotesi della parte assistita, nei confronti della quale è approntata la tutela normativa, che sia un privato e non un ente pubblico - ribatte Saitta - in conseguenza tale articolo riguarda l’agire professionale degli avvocati nel campo civilistico, mentre altro discorso attiene gli amministrativisti che assumono incarichi dalla Pubblica Amministrazione per i quali vige l’obbligo di agire senza conflitto di interesse, ossia nello svolgere la prestazione nei confronti di un ente in precedenza difeso non possono avvalersi delle conoscenze acquisite e la prestazione non deve avere analogo oggetto di contese giudiziarie in precedenza patrocinate”. Secondo Saitta non vale neanche il requisito dei due anni prima dei quali non si possono assumere incarichi contro enti in precedenza difesi, “perché, in base alle indicazioni Anac, adesso l’incarico deve avvenire sulla scorta del principio della rotazione, escludendo la fiduciarietà del rapporto in quanto l’incarico della Pubblica Amministrazione non è più intuitu personae”.

Nel merito della vicenda, riguardante un privato ritenutosi leso dalla condotta edilizia di un vicino, che ha presentato al Comune una Cila in sanatoria avallata dall’Ufficio tecnico, per Saitta si tratta di “una contesa tra privati a cui l’ente non ha alcun interesse a prendere parte né ricava alcuna lesione dell’interesse pubblico, poiché gli esiti avranno benefici solo per i privati, o per l’uno o per l’altro. Sicché nessuna prestazione professionale ho posto in essere contro il Comune di Roccalumera e ancor meno ha messo a rischio la soddisfazione dell’interesse pubblico dell’azione amministrativa dell’ente. Circa la lamentata mancata rinuncia degli incarichi in essere - aggiunge l’avvocato Carmelo Saitta - preciso che non sono tenuto a tale rinuncia, perché il ricorso proposto non confligge con gli stessi. Se poi la mia condotta è da censurare sul piano etico, nel senso che buona creanza ed eleganza avrebbero imposto una mia condotta professionale prudente, di astensione dall’assumere l’incarico, preciso che ho ricevuto analogo trattamento, in quanto dopo aver patrocinato il Comune di Roccalumera in un giudizio innanzi al Tar di Catania, il buon Lombardo ha reputato garbato a dicembre 2023 nominare un altro difensore per l’appello innanzi al Cga di Palermo, creando in tal modo una discontinuità nella difesa dell’ente locale”.


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