Roccalumera. Scontro politico sul Distaccamento dei Vigili del Fuoco
di Redazione | 23/07/2016 | ATTUALITÀ
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La scuola di Allume era stata individuata come possibile sede
Scontro politico sul Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Roccalumera. A far scoppiare la scintilla è stata la soddisfazione espressa nei giorni scorsi dalla minoranza per l’apertura del presidio temporaneo estivo. “Speriamo che questa sia la fase conclusiva di un percorso iniziato ben sette anni orsono dalla precedente amministrazione e che dopo l’attivazione del presidio estivo a Roccalumera si intervenga tempestivamente per l’individuazione di una sede permanente" – avevano dichiarato Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro e Ada Maccarrone. Parole che hanno fatto scattare l’immediata la replica dell’Amministrazione comunale, tramite l’avv. Carmelo Saitta, esperto del sindaco Gaetano Argiroffi. “La minoranza plaude all’attivazione del presidio presso i locali della Scuola secondaria ma tralascia di raccontare le mancanze occorse per consentire l’insediamento della stazione dei vigili del fuoco con la presenza di 25 unità nel plesso della Scuola elementare di Allume, idonea per spazi e posizione logistica – ha esordito Saitta –. Non voglio fare polemiche ma il plauso dei consiglieri di minoranza mi sembra un intervento tardivo e del tutto inutile. Ancora una volta, non me ne vogliano, solo strumentale ed a caccia di spazi sui media. Dico questo perché per un mese, tra maggio e giugno, ha tenuto banco una polemica accesa, sull’opportunità o meno di trasferire gli alunni della scuola primaria di Allume presso il plesso di piazza Municipio e così fare spazio ai vigili, venendo denunciate espropriazioni arbitrarie da parte del sindaco, danni agli alunni, trasferiti in ambienti non idonei, privi dei requisiti necessari di igiene, salubrità e sicurezza. Polemica fuorviante, perché il plesso di piazza Municipio allo stato attuale è occupato per un piano dagli alunni della Scuola elementare e per due piani è completamente vuoto. Sicchè, gli alunni dell’Elementare di Allume nel plesso centrale avrebbero trovato spazi adeguati alle loro esigenze e sufficienti per accoglierli. Della vicenda in questione è stata investita l’Assemblea dell’Istituto comprensivo che si è espressa per il rifiuto al trasferimento – ha proseguito l’esperto – e a tali lavori ha partecipato una consigliera di minoranza, aderendo al rifiuto del trasferimento, coadiuvata da sostenitrici di primo piano della sua compagine politica. Una cosa è certa: con il trasferimento degli alunni da Allume a Roccalumera centro e l’insediamento stabile di 25 unità dei vigili del fuoco nel plesso di Allume, sarebbero stati soddisfatti due intessi pubblici di primaria importanza a carattere permanente, uno scolastico e l’altro di salvaguardia del territorio. E la minoranza ancora una volta ha mancato l’appuntamento con la storia per la tutela degli interessi di Roccalumera”. Considerazioni che l’opposizione ha rigettato a stretto giro bollandole come “gravi inesattezze su argomenti a lui sconosciuti e/o artatamente deviati per denigrare l’operato della minoranza e per cercare ad ogni costo di ritagliarsi uno spazio mediatico”. Il gruppo ha spiegato che “nel momento in cui si era manifestata la forte preoccupazione dei genitori in merito al trasferimento degli alunni del plesso di Allume presso la terza elevazione della Scuola primaria di Roccalumera, aveva chiesto al sindaco di intervenire sulla questione e chiarire se il timore dei genitori fosse fondato o era solo allarmismo e che, nel contempo, si cercasse una soluzione che riuscisse a coniugare la creazione di un servizio fondamentale per la sicurezza – quale il distaccamento dei VdF – con l’erogazione di un servizio essenziale come quello della scuola. Non si è ottenuta, purtroppo, nessuna risposta e nessun chiarimento ufficiale ma solo rassicurazioni ufficiose ed indirette ai genitori, in quanto alla scuola erano stati richiesti dei locali disponibili per l’insediamento della caserma senza indicare un determinato edificio – precisano Corrini, Melita, Saccà, Totaro e Maccarrone –. I componenti del Consiglio d’Istituto sono stati lasciati soli in questa scelta ed hanno agito autonomamente e con grande senso di responsabilità nel rispetto del ruolo che è stato loro assegnato. Saitta ha dato prova di non conoscere la realtà scolastica di Roccalumera, in quanto è noto a tutti che nel Consiglio d’Istituto non è presente nessun consigliere dell’attuale minoranza; non è affatto vero che i locali del primo e secondo piano della Scuola primaria di Roccalumera centro sono vuoti in quanto ospitano gli alunni della scuola dell’Infanzia e della Primaria e al terzo piano sono presenti i laboratori, pienamente utilizzati dagli alunni”. I consiglieri di minoranza chiariscono poi di essere favorevoli all’insediamento del distaccamento permanente dei VdF e si dicono fermamente convinti che sia necessario preservare la Scuola primaria di Allume in quanto realtà invidiabile, “certi di non aver mancato nessun appuntamento con la storia”. Dichiarazioni a cui è seguita la controreplica di Carmelo Saitta. “La minoranza, che ha cavalcato la protesta, si è resa responsabile di un disservizio alla comunità. Aver permesso che la volontà di 50 persone prevalesse sugli interessi e la volontà di una comunità di 4.500 persone è stato un atto di sabotaggio nei confronti del nostro paese. Una risorsa unica nel panorama della riviera jonica che avrebbe permesso di mettere in sicurezza il nostro territorio con interventi rapidi e spediti. Se fossero mancate le aule, per come afferma il capogruppo di minoranza Rita Corrini, la dirigente scolastica non avrebbe indetto neppure la riunione del Consiglio di Istituto. É vero invece che la dirigente si è mossa perché vi è stata la disponibilità di spazi idonei per gli alunni. Sicchè, il mancato trasloco degli alunni da Allume a Roccalumera centro è stato un atto pretestuoso e strumentale, del quale la minoranza porta addosso la responsabilità”.