Roccalumera, tra accordi e scontri il Comune recupera 235mila euro per il depuratore
di Andrea Rifatto | 20/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/01/2024 | ATTUALITÀ
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Roccalumera effettua la costante manutenzione
In un caso è stato trovato un accordo, nell’altro si procederà ad incassare il dovuto con i mezzi previsti dalla legge. Il Comune di Roccalumera recupera così 235mila euro per la gestione del depuratore fognario, dopo uno scontro legale con le Amministrazioni di Furci Siculo e Pagliara sul mancato versamento dei canoni annui e attriti nei rapporti economici tra gli enti consorziati che usufruiscono dell’impianto. Nel maggio dello scorso anno erano stati notificati due decreti ingiuntivi con il quale veniva intimato al Comune furcese il pagamento di 170mila 060 euro, oltre interessi e spese, da versare entro il termine di 40 giorni, così come analoga azione legale di recupero dei crediti era stata avviata anche nei confronti del Comune di Pagliara per l'importo di 61mila 421 euro, dopo che già a settembre 2022 da Roccalumera erano partite le richieste di pagamento delle somme relative all’anno 2021 e al primo semestre 2022. Lo scorso luglio il Tribunale ha ingiunto al Comune di Pagliara il pagamento di 61mila 421 euro oltre spese e compensi e nei giorni scorsi le parti sono arrivate ad un accordo transattivo, approvato dalle giunte comunali, per un importo complessivo di 64mila 221 euro da versare entro il 20 gennaio. Il Comune di Furci Siculo si era invece opposto al decreto ingiuntivo, che però adesso è divenuto provvisoriamente esecutivo e dunque le somme dovranno essere versate, mentre l'udienza di merito è stata fissata ad aprile. “Quello che dispiace nei rapporti istituzionali con gli altri colleghi sindaci - ha commentato il primo cittadino di Roccalumera, Giuseppe Lombardo - è adire le vie legali per recuperare crediti che servono per garantire servizi pubblici essenziali efficienti. Per ottenere i canoni per garantire la buona gestione dell’impianto intercomunale di raccolta e smaltimento delle acque reflue ci siamo dovuti rivolgere ad un giudice. Adesso saranno attivate le ulteriori azioni legali per recuperare gli altri due anni di canoni ancora non pagati - ha aggiunto - con le dovute compensazioni sulle partite di dare e avere ancora aperte. Se chiediamo sacrifici ai nostri concittadini per rientrare con i tributi non pagati, non si può fare alcuno sconto ai colleghi sindaci per conto delle loro comunità”.