Martedì 24 Dicembre 2024
Riconosciuto il diritto a ricevere il trattamento economico come gli impiegati di ruolo


Roccalumera, tre dipendenti precarie vincono contro il Comune anche in Cassazione

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Municipio sconfitto nei tre gradi di giudizio

Vincono anche in Cassazione tre dipendenti Asu del Comune di Roccalumera, Laura Cacciola, Stefania Sterrantino e Dorotea Sturiale, che negli anni scorsi hanno presentato ricorso contro l’ente e contro l’Inps, ritenendo di fatto di essere state destinate a svolgere funzioni corrispondenti ai posti in organico e chiedendo la conversione dei contratti in rapporti a tempo indeterminato o il risarcimento del danno in misura pari alle differenze fra la retribuzione spettante ai dipendenti e il trattamento assistenziale loro erogato, con la condanna del Comune alla regolarizzazione previdenziale mediante versamento della contribuzione all’Inps. In primo grado il Tribunale di Messina aveva disatteso la domanda di conversione del rapporto a tempo indeterminato – e conseguentemente la domanda di ricostruzione della posizione retributiva e contributiva - condannando il Comune solo al risarcimento dei danni quantificandoli in dieci mensilità, ma la svolta è arrivata con la sentenza del 2023 della Corte d’appello, che seppur abbia escluso la possibilità di procedere alla stabilizzazione, ha ritenuto che alle tre dipendenti spettino anche, in aggiunta al danno da abusiva reiterazione di contratti a termine, il trattamento retributivo e previdenziale e la progressione economica per anzianità riconosciute al personale di ruolo dalla contrattazione collettiva, con la condanna del Comune alla corresponsione delle differenze retributive. 

Verdetto adesso divenuto definitivo, visto che la Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso presentato dal Comune, difeso dall’avvocato Carmelo Saitta, sia per motivi tecnici poiché la notifica telematica era inesistente in quanto priva di allegati e carente di qualunque riferimento e comunque giunta oltre il termine di legge, ma anche nel merito in quanto il ricorso non specifica dove le sentenze debbano ritenersi in contrasto con le norme. Il Comune di Roccalumera è stato quindi condannato a pagare 5mila 200 euro di spese di giudizio alle tre dipendenti, difese dagli avvocati Sergio Galleano e Federico D’Elia, altri 5mila euro come parte soccombente sempre alle tre ricorrenti e 2mila euro alla Cassa delle ammende. Adesso l’ente dovrà calcolare le somme da versare alle impiegate tra risarcimento danni e differenze retributive, importi che potrebbero essere considerevoli.


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