Roccalumera, un laboratorio per la legalità nell'alloggio della mafia: appaltati i lavori
di Andrea Rifatto | 06/03/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/03/2021 | ATTUALITÀ
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L'alloggio che verrà recuperato dal Comune
Avrà finalmente un futuro e sarà fruibile dalla cittadinanza l'immobile confiscato alla criminalità organizzata e di proprietà del Comune di Roccalumera da ormai diciassette anni. Al termine di un lungo iter burocratico sono stati infatti aggiudicati i lavori di messa e sicurezza e completamento, tramite interventi di recupero e rifunzionalizzazione, dell’appartamento attualmente allo stato rustico situato al primo piano di un immobile in via Torrente Allume, assegnato nell’aprile 2004 dall’Agenzia del Demanio e rimasto da allora inutilizzato. Alla procedura negoziata avviata dall’Ufficio tecnico sono state invitate cinque imprese, tre hanno presentato offerta entro il termine e la migliore è stata quella della ditta “Romeo Costruzioni Srl” di Roccalumera, che ha proposto un ribasso del 22,321% per un importo di aggiudicazione di 73mila 553 euro oltre Iva, di cui 2mila 226 euro per oneri di sicurezza. L’operazione è stata resa possibile grazie al finanziamento da 170mila euro assegnato due anni fa dal Ministero dell’Interno al Comune a valere sulle risorse del Pon Legalità 2014-2020, tramite un bando al quale l’Amministrazione comunale ha partecipato con il progetto “Leg@l-Lab”, redatto dall’Ufficio tecnico e dell’Ufficio Servizi sociali e trasmesso a fine 2018 al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con l’intento di reperire le risorse necessarie a poter rendere fruibili gli spazi confiscati alle mafie. La Giunta guidata dal sindaco Gaetano Argiroffi ha quindi approvato un progetto esecutivo per il recupero dell’immobile per un costo totale di 170mila euro, redatto dall’ingegnere Rosario Caminiti di Roccalumera, tecnico incaricato dall’Ente, che prevede una spesa di 94mila049 euro per lavori e 75mila 950 euro per somme a disposizione, approvato poi in linea tecnica anche dal responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Salvatore Barbera dell’Ufficio tecnico, dopo l’ottenimento del parere favorevole dal Genio civile di Messina. Adesso, dunque, possono partire i lavori. Il Comune di Roccalumera è rientrato tra i 18 progetti ammessi in Sicilia, di cui solo in due in provincia di Messina, nella graduatoria delle candidature ammissibili approvata dall’Autorità di gestione del Pon Legalità e responsabile del progetto è stata nominata Angelica Caspanello dell’Ufficio Servizi sociali. Il progetto “Leg@l-Lab” prevede la realizzazione di un laboratorio sociale finalizzato a diffondere la cultura della legalità contro il bullismo e favorire percorsi di reinserimento di giovani svantaggiati (Centro servizi giovani a rischio devianza). L’immobile potrà essere adibito a uso abitativo, istituzionale, sociale e locativo, assegnato gratuitamente rispettando i principi di trasparenza, imparzialità e correttezza. In particolare l’uso a fini sociali servirà ad attuare politiche di promozione sociale, culturale, ambientale, della legalità e della sicurezza, creando opportunità di sviluppo e lavoro in un immobile che finora non ha prodotto alcunché ma è rimasto nel degrado anche per colpa della lentezza della burocrazia.