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Roccalumera, verso l’Aro comunale: “Da gennaio 2017 differenziata porta a porta”
di Andrea Rifatto | 30/07/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/07/2016 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Gaetano Argiroffi
“Sono abbastanza fiducioso che a partire da gennaio 2017 la raccolta differenziata sarà una realtà per la nostra cittadina”. È quanto afferma il sindaco di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, che conta di poter avviare il nuovo sistema di gestione del ciclo dei rifiuti nel giro di sei mesi. Attualmente, infatti, è in corso l’iter per il passaggio dalla gestione dall’Ato Me4 all’Aro comunale “Valle del Dinarini”, l’ambito di raccolta ottimale di cui fa parte Roccalumera (comune capofila) con il vicino centro di Furci Siculo. Il Piano di intervento per lo spazzamento stradale, la raccolta e il trasporto dei rifiuti è stato approvato dalla Regione nell’aprile 2015. Il bando di gara è stato pubblicato nei giorni scorsi dall’Urega di Messina e prevede l’affidamento del servizio ai privati per un periodo di sette anni, per una spesa complessiva di 5 milioni 750mila euro. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è stato fissato per il 10 agosto alle ore 13. Il Piano di intervento stabilisce che in entrambi i comuni venga avviata la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti e a regime si punta alla soglia del 65%. “Con questo sistema raggiungeremo due importanti obiettivi – ha spiegato il sindaco – uno di carattere igienico-sanitario e l’altro economico: il primo con l’eliminazione dei cassonetti e l’avvio del porta a porta, il secondo con l’abbattimento dei costi, che sarà di circa 700mila euro annui a fronte del milione 200mila euro di oggi. I cittadini avranno dunque un risparmio del 40% sulla bolletta Tari”. La Giunta ha intanto confermato per il 2016 le stesse tariffe rifiuti del 2015: le scadenze della tassa sono state fissate al 15 luglio, 15 settembre, 15 ottobre e 15 dicembre. Secondo la minoranza, l’Amministrazione ha accumulato ritardi nelle procedure di passaggio all’Aro per almeno 18 mesi, che hanno causato un mancato risparmio per i cittadini di circa 450mila euro.