Roccalumera, verso l'attivazione del nuovo pozzo per evitare le crisi idriche in estate
di Andrea Rifatto | 26/06/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/06/2022 | ATTUALITÀ
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Il pozzo Savona divenuto di proprietà comunale
Ci sarà presto un’altra fonte di approvvigionamento idrico a Roccalumera, così da evitare interruzioni della fornitura quando aumentano i consumi. Il Comune conta infatti di attivare già nelle prossime settimane il vecchio pozzo Savona, utilizzato un tempo per scopi irrigui, situato a valle della frazione Allume, sulla sponda dell’omonimo torrente all’altezza della contrada Petraro. Una struttura privata che un anno fa è divenuta di proprietà comunale, con l’attribuzione di destinazione pubblica da parte del Consiglio, visto che il Consorzio irriguo Savona-Trappedame-Avona di Roccalumera, titolare del pozzo, non è più attivo da circa trent’anni e all’avviso pubblico per presentare osservazioni sull’attribuzione di destinazione pubblica del pozzo non ha risposto nessuno dei soci. Lo scorso anno il Comune ha effettuato le prove di portata per verificare la quantità e qualità dell’acqua estraibile, andate avanti per tre giorni, che hanno evidenziato la possibilità di estrarre nuovamente il prezioso liquido per usi civili; dalle analisi preliminari è emerso poi come le acque siano potabili e nei mesi scorsi sono stati completati i lavori per allacciare la fornitura elettrica per la futura alimentazione dei sistemi di sollevamento. Adesso l’Ufficio tecnico ha dato incarico alla ditta “Gf Impianti Sas” di Modica, per una spesa complessiva di 26mila 053 euro, di realizzazione l’impianto che permetta di estrarre l’acqua, da immettere poi nell’acquedotto pubblico. A Roccalumera, nella stagione estiva, si riscontra una maggiore richiesta della risorsa idrica a fronte di una minore quantità proveniente dalla sorgente Mirto e ciò ha causato, negli anni, varie interruzioni anche prolungate della fornitura nelle abitazioni della frazione Allume, dove solo per la parte a valle vi è la possibilità di utilizzare la condotta di Siciliacque, ad un costo ritenuto dal Comune spropositato e non più sostenibile. L’approvvigionamento dal pozzo Savona permetterà, nella prima fase, di soddisfare le esigenze che si manifestano ad Allume e nelle zone circostanti e successivamente, vista la portata riscontrata durante le prove, si potranno rifornire anche altre zone del territorio. Tutto ciò permetterà di ridurre la fornitura di Siciliacque con un abbattimento della spesa, che nel 2021 è stata di 155mila 870 euro.