Ruspe nel torrente Savoca dopo sei anni dalla piena: ecco come sarà disattivata la "bomba"
di Andrea Rifatto | 19/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/06/2021 | ATTUALITÀ
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Tecnici e amministratori all'avvio dei lavori
Sei anni per vedere un primo intervento di messa in sicurezza. È quanto hanno dovuto attendere le comunità di Santa Teresa di Riva e Furci Siculo per l’eliminazione del rischio esondazione del torrente Savoca, da un decennio con un alveo sovralluvionato che fa tremare le popolazioni. Adesso è entrata in azione la ruspa che grazie ai 500mila euro stanziati dalla Protezione civile con l’Ordinanza 340/2016, emanata dopo l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Messinese dall’8 settembre al 3 novembre del 2015, effettuerà un intervento di risagomatura dell’asta torrentizia. Ad eseguire le opere è l’impresa “Demetra Lavori Srl” di Vallelunga Pratameno, che sulla base d’asta di 344mila 980 euro ha offerto un ribasso del 16,12%, ottenendo l’aggiudicazione per 294mila 037 euro, ai quali si aggiungono 146mila 902 euro per somme a disposizione per un totale di 440mila 939 euro. Il progetto, di cui è responsabile unico del procedimento l’architetto Carmelo Blancato, è stato redatto dagli ingegneri Fabio Bongiovanni e Francesco Santisi della Protezione civile, che sono adesso direttore dei lavori e direttore operativo, e prevede la movimentazione di 60.107 metri cubi di sabbia nella fascia centrale dell’alveo del Savoca, per una larghezza di 30 metri e uno scavo che varia da 1 a 2 metri, nel tratto che va dalla foce per 1,350 km verso monte, su una superficie di 214.421 metri quadrati. Il materiale non verrà rimosso e trasportato altrove ma si procederà alla movimentazione della terra in accumulo che verrà posizionata sugli argini allo scopo di rinforzare le sponde, oltre che nelle zone dove sono presenti dei vuoti, ottenendo così l'abbassamento del fondo alveo nel tratto interessato. Il letto del torrente sarà liberato da alberi e vegetazione e la sabbia sarà vagliata e “depurata” da eventuali rifiuti (ingombranti, inerti) presenti in alveo, con il conferimento degli stessi in discarica grazie a cassoni scarrabili messi a disposizione dai due Comuni. I lavori dovrebbero concludersi il 10 novembre ma la Protezione civile conta di finire molto prima. All’apertura del cantiere, oltre ai tecnici e alla ditta, erano presenti i sindaci Danilo Lo Giudice (Santa Teresa) e Matteo Francilia (Furci): “Un percorso iniziato nel 2015 e finalmente iniziano i lavori - ha detto Lo Giudice - ad ottobre speriamo di partire con il progetto di difesa costa con il ripascimento della spiaggia tramite il prelievo di sabbia dal torrente Savoca e parallelamente stiamo andando avanti con la Struttura commissariale con la progettazione di un altro svuotamento nel tratto più a monte: tutto ciò per garantire quello che ci veniva chiesto da anni dai cittadini, ossia mettere in sicurezza le comunità”. “Seguo questa problematica sin da quando ero consigliere provinciale - ha aggiunto Francilia - non si può pensare allo sviluppo del territorio senza prima metterlo in sicurezza, abbassare il livello del torrente è fondamentale, non è un intervento risolutivo ma un primo passo in avanti dopo anni di chiacchiere. Adesso ci sono i fatti”.