S. Teresa, accese le prime telecamere: ecco le zone sotto controllo
di Andrea Rifatto | 09/05/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/05/2019 | ATTUALITÀ
3806 Lettori unici
Mangiò, Lo Giudice e La Monica nella sala di controllo
Premuto il tasto “rec” sulle prime telecamere a S. Teresa di Riva. Da qualche giorno è infatti operativo il sistema di videosorveglianza voluto dall’Amministrazione comunale per tenere sotto stretta osservazione il territorio, allo scopo di tutelare il patrimonio da atti vandalici, reprimere i reati, monitorare la viabilità ma anche controllare le aree di conferimento della raccolta differenziata e contrastare l’abbandono di rifiuti. In funzione sono entrati 21 occhi elettronici installati in 7 postazioni, secondo quanto previsto dal primo lotto di un progetto redatto a fine 2016 dal costo complessivo di 232mila euro, che prevede l’installazione di telecamere ad alta risoluzione in 18 zone del paese, espandibili fino a 64. I dispositivi sono stati accesi ai due ingressi di S. Teresa, lato Messina e lato Catania, dove sono presenti due telecamere destinate anche alla lettura delle targhe dei veicoli circolanti fino alla velocità di 200 km/h; poi altri occhi elettronici, dotati anche di dispositivi con visuale a 360 gradi con la funzione di inseguimento del bersaglio presente all'interno del campo, sono stati posizionati nel sottopasso ferroviario al centro, nelle piazze Municipio, Borgo Marino, Marina Militare Italiana e Antonio Stracuzzi, puntate sia sugli slarghi che sul lungomare. L’intervento è stato eseguito dalla ditta Isi Srl di Messina per un spesa di 69mila 220 euro, a seguito del ribasso offerto sull’importo a base di gara di 119mila 077 euro. Il progetto è stato redatto dall'ingegnere Antonio Pirri di S. Teresa, che ha ricevuto l’incarico per la progettazione esecutiva, direzione lavori, contabilità e collaudo per un importo di 4mila 270 euro. Rispetto a quanto previsto inizialmente, è stata apportata una variante per lo spostamento della telecamera lettura targhe lato Catania dal ponte Agrò (attualmente chiuso) alla passerella sul torrente, mentre altre due telecamere che dovevano essere installate sul municipio sono state spostate sul terrazzo dei licei, a causa del ridotto spazio visivo per la presenza delle chiome degli alberi della piazza. Le immagini confluiscono in tempo reale alla centrale di controllo allestita negli uffici del Comando di Polizia municipale e a giorni il sistema verrà collaudato definitivamente per poter essere utilizzato a regime. La ditta esecutrice sta provvedendo a formare il personale comunale all’utilizzo del software per la visione delle immagini e per il loro utilizzo. Il secondo lotto del progetto del 2016 prevede l’installazione di telecamere in altre 10 postazioni: le vie Torrente Portosalvo e Stradella Catania, nelle piazze Sacra Famiglia, Madonna del Carmelo, Sacra Famiglia e San vito (Misserio) e in corrispondenza di tutte le scuole. La raccolta, conservazione e trattamento dei dati personali utilizzati per le finalità istituzionali dell’impianto di videosorveglianza avverrà nel rispetto della normativa sulla privacy: cittadini e automobilisti sono informati sui punti in cui sono poste le telecamere tramite cartelli e qualora ne facciano richiesta potranno accedere ai dati che li riguardano, presentando eventualmente reclamo qualora ritengano siano stati ripresi dati personali. L’ultimo progetto da 732mila euro, redatto sempre dall’ingegnere Pirri, prevede altre 50 telecamere tra centro e frazioni.
“Un intervento importante che aumenta la sicurezza cittadina – commenta il sindaco Danilo Lo Giudice – già da diversi giorni stiamo monitorando e gestendo il software con il quale riusciamo a svolgere molte funzioni. Mediamente abbiamo rilevato che nella nostra comunità entrano circa 40mila vetture al giorno e nello specifico nella settimana dal 1 maggio al 7 maggio siamo arrivati a quasi 300mila vetture. Con la rilevazione targhe riusciamo a sapere chi entra e chi esce e questo ovviamente ci consente di garantire maggiore sicurezza. Desidero ringraziare il comandante della Polizia municipale, capitano Diego Mangiò, che ha seguito l’iter di questa importante opera e ovviamente il comandante dei Carabinieri, luogotenente Maurizio La Monica, che da sempre si è speso per avere un sistema di videosorveglianza moderno ed efficiente. Non finisce qui, proprio perché siamo destinatari di un ulteriore finanziamento di 700mila euro circa a seguito della partecipazione ad un bando dello scorso anno, con il quale andremo ad ampliare notevolmente le postazioni attuali con ulteriori 45 zone che verranno monitorate, coprendo il territorio e le frazioni in modo capillare”.