S. Teresa, Asp e Comune chiedono i nomi di chi è stato al Centro diagnostica fino a lunedì
di Andrea Rifatto | 20/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/03/2020 | ATTUALITÀ
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La struttura è stata sanificata
Cresce l’elenco delle persone che potrebbero essere state contagiate dal Coronavirus al Centro di diagnostica per immagini del dottor Francesco Fiumara di S. Teresa di Riva, chiuso martedì dopo la scoperta della positività al Covid-19 dell’anestesista messinese di 55 anni che opera all’interno collaboratore esterno occasionale. Il Comune e l’Asp hanno chiesto di fornire i nominativi degli utenti (non più di 10 al giorno) presenti nella struttura anche tra giovedì 12 e lunedì 16 marzo e che potrebbero quindi aver contratto il virus entrando in contatto con il personale o con macchinari e superfici. La struttura ha comunque fatto presente che fin dall'inizio dell'emergenza epidemiologica sono state adottate tutte le misure adeguate per la tutela della salute e della sicurezza. In un primo momento sono stati contattati i 10 pazienti visitati dall’anestesista nel pomeriggio di mercoledì 11 marzo e altre persone presenti quel giorno, che insieme ai vertici, ai 40 dipendenti e ai loro familiari si sono posti in quarantena domiciliare a scopo precauzionale, tutti in buona salute e senza sintomi. “Sia noi che l’Asp abbiamo chiesto questi ulteriori nominativi per contattarli – spiega il sindaco Danilo Lo Giudice – macchinari e superfici sono stati sanificati ad ogni visita ma è giusto informarli. Il Centro sta ricostruendo i dati, con qualche difficoltà essendo senza dipendenti, per trasmetterceli”. Operazioni non facili anche perché i nomi non sarebbero immediatamente collegabili ad un comune di residenza o ad un recapito telefonico. Ciò ovviamente a scopo precauzionale, saranno poi i medici di famiglia e l’Asp a stabilire eventuali misure di isolamento per ognuno dei pazienti. Lo Giudice ha ribadito che chi è stato prima dell’11 marzo al Centro di diagnostica non deve preoccuparsi di nulla e che a S. Teresa non vi è alcun caso di Covid-19, invitando a non creare allarmismi e divulgare false notizie, come un audio WhatsApp diffuso martedì con una voce di donna che invitava chiunque fosse andato al Centro diagnostica nei 7-10 giorni precedenti a porsi in quarantena.