S. Teresa, cala la disponibilità di risorse idriche: il sindaco vieta di lavare e irrigare
di Redazione | 05/07/2021 | ATTUALITÀ
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Previste sanzioni per i trasgressori
Con l’arrivo dell’estate potrebbero presentarsi problemi legati alla carenza di acqua a Santa Teresa di Riva e dunque il Comune si è attivato per far sì che il prezioso liquido erogato dalla rete pubblica venga utilizzato con parsimonia evitando sprechi. A tale scopo il sindaco Danilo Lo Giudice ha firmato un’ordinanza che vieta, fino al 30 settembre, l’uso improprio dell’acqua del civico acquedotto, prevedendo sanzioni amministrative pecuniarie da 25 a 500 euro per quanti verranno sorpresi a violare il provvedimento. Nel periodo estivo nella cittadina jonica viene normalmente rilevata una riduzione della portata dei pozzi che alimentano i serbatoi d’accumulo, tanto che solitamente se ne rende necessario l’acquisto da consorzi privati, e allo stesso tempo si ha un rilevante incremento dei normali consumi: dunque l’andamento stagionale e la situazione particolare impongono il rigoroso contenimento degli usi e la limitazione a quelli strettamente necessari. Da qui la necessità di emanare un’ordinanza che consente l’utilizzo dell’acqua nel territorio comunale per le necessarie priorità legate all’uso domestico e civile, limitando una serie di impropri. Il documento vieta infatti di utilizzare l’acqua del pubblico acquedotto per l’annaffiatura orti e giardini privati; l’irrigazione dei campi; il lavaggio delle autovetture e mezzi simili, anche da fontane pubbliche; il lavaggio di spazi di aree private; il riempimento di vasche e piscine private, anche da fontane pubbliche; il manovrare le saracinesche installate sulla rete degli acquedotti e sulle fontane pubbliche e ogni altro utilizzo improprio e diverso dalle normali necessità domestiche e produttive. Nessun divieto, invece, per l’acqua prelevata da pozzi privati, utilizzata dai gestori degli impianti di autolavaggio o per quella impiegata per usi zootecnici, industriali ed artigianali e per le attività regolarmente autorizzate. Esclusi dal provvedimento anche gli innaffiamenti dei campi da calcio a manto erboso, i parchi e i giardini di uso pubblico. Il primo cittadino ha invitato la cittadinanza ad un uso razionale e corretto dell’acqua del civico acquedotto, al fine di evitare inutili sprechi, e ad adottare ogni utile accorgimento teso ad attuare un risparmio idrico.