S. Teresa, casa invasa da pioggia e fogna: dopo 9 anni il Comune avvia i lavori
di Andrea Rifatto | 20/02/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/02/2018 | ATTUALITÀ
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I lavori in via Roma
Ci sono voluti nove anni per dare esecuzione alla sentenza del Tribunale di Taormina che ha condannato il Comune di S. Teresa di Riva a realizzare un tratto di condotta delle acque bianche in via Roma, nel quartiere Torrevarata, in seguito a un procedimento legale avviato nel 2009 dai coniugi Rigano-Turnaturi, proprietari di un’abitazione di via Regina Margherita, che nel settembre di quell'anno venne invasa da acqua piovana e fogna fuoriuscite da un canale di scolo delle Ferrovie dello Stato del 1879, che da Torrevarata arriva alla spiaggia passando a fianco del loro fabbricato, in cui si ruppero gli argini e la copertura poiché nel corso dei decenni è stato stato impropriamente utilizzato per riversarvi acque bianche e nere provenienti dagli insediamenti abitativi di Torrevarata, cresciuti nel tempo senza che fossero state costruire le reti fognarie e di smaltimento delle acque meteoriche. Dopo la sentenza del 2009 e un’ordinanza del 2011, l’Ente ha dovuto ottemperare a quanto stabilito dal Tribunale e progettare un sistema di smaltimento per far defluire le acque meteoriche da via Roma verso il lungomare ed evitare così di far correre ancora rischi di allagamento ai privati, che per anni, durante i temporali, non potevano rimanere al piano terra perché vietato con ordinanza del sindaco. I lavori, attesi da anni, sono iniziati ieri, finanziati con un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti da 534mila euro, di cui 400mila 829 per lavori e 133mila 670 per somme a disposizione. Il progetto, redatto dall’ingegnere Santi Nitopi di S. Teresa e approvato dalla Giunta comunale a dicembre 2014 e poi riaggiornato a novembre 2016, prevede la realizzazione di una condotta delle acque bianche che parte da via Roma, all’altezza di via S. Giovanni Bosco, e prosegue fino all’intersezione con via Sciascia (punto in cui verrà raccolta anche l’acqua proveniente da monte), da dove tramite il sottopasso ferroviario di via Landro arriva fino alla via Regina Margherita e raggiunge il lungomare, così da evitare il riversamento di grandi quantità di acqua nel vecchio canalone che passa sotto il rilevato ferroviario e corre a fianco dell’abitazione Rigano-Turnaturi. Su via Roma verrà realizzata una stazione di sollevamento per pompare l’acqua, visto il dislivello del terreno che impedisce di poter farle scorrere per gravità. Gli interventi sono eseguiti dalla New Energy Group Srl di Favara, che se li è aggiudicati lo scorso 12 giugno per 308mila euro grazie al ribasso del 24,21% sull’importo a base d’asta di 400mila euro. Direttore dei lavori è l’ingegnere Carmelo Trimarchi di S. Teresa.