S. Teresa, Centro rifiuti mal gestito tra spazzatura a cielo aperto e cattivi odori - FOTO
di Andrea Rifatto | 25/05/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/05/2021 | ATTUALITÀ
1038 Lettori unici
Rifiuti organici a terra e cassoni aperti
Non è gestito in maniera ottimale il Centro comunale di raccolta rifiuti di Santa Teresa di Riva. Da qualche tempo, infatti, nella struttura situata in contrada Catalmo, all’estrema periferia sud del paese, si notano disordine ed incuria e non sembra ci sia la volontà di voler porre rimedio, visto che tale situazione va avanti da parecchio tempo. Le criticità principali riguardano in particolare la gestione del rifiuto organico derivante dalla raccolta differenziata porta a porta, conferito dalla ditta “Onofaro Antonino” di Naso, che gestisce i servizi ambientali in città, nei cassoni a tenuta stagna posizionati al centro nel piazzale. All’interno dei grandi contenitori in metallo gli autocompattatori scaricano il cosiddetto umido, che una volta a settimana viene poi caricato su un tir e spedito in Calabria, visto che attualmente in Sicilia non sono disponibili centri di compostaggio. I cassoni, però, vengono spesso lasciati aperti e di conseguenza il rifiuto organico che viene raccolto durante la settimana produce cattivi odori che invadono tutta l’area, soprattutto con l’aumentare delle temperature visto l’approssimarsi dell’estate. Alcune quantità degli scarti, tra l’altro, durante il trasbordo sono finite a terra e non sono state raccolte e di conseguenza con il passare dei giorni si decompongono e contribuiscono a far aumentare le esalazioni maleodoranti nella zona circostante. I cassoni a tenuta stagna erano stati in precedenza collocati a fianco del Centro, nel terreno comunale che doveva essere utilizzato per ampliarlo ma che invece continua ad essere destinato a sito di stoccaggio, da dove poi un mezzo meccanico li svuotava caricando gli scarti sull’autoarticolato per il successivo conferimento in discarica. Operazioni che adesso, invece, si svolgono all’interno del Ccr. A sollevare perplessità è anche la gestione di questo lotto di terreno, di proprietà comunale, che confina con la struttura destinata alla raccolta dei rifiuti, visto che al suo interno si trovano ammassi di legname, residui di potature e cumuli di terra mista a spazzatura, oltre che vecchie attrezzature in ferro e materiali depositati dal Comune. L’area, qualche mese fa, era stata ripulita ma adesso è tornata ad essere una vera e propria discarica a cielo aperto, dove chiunque ha libero accesso e può sbarazzarsi di qualsiasi rifiuto, visto che l’accesso dalla strada non è sbarrato. Attualmente il Centro comunale di contrada Catalmo è chiuso al pubblico su disposizione del sindaco Danilo Lo Giudice, visto che il territorio comunale è zona rossa, e possono accedervi solo gli operatori e i mezzi della raccolta: dunque durante questo periodo in cui non vi è afflusso di utenti sarebbe il caso di rimetterlo in ordine e ripulirlo da cima a fondo, in modo da tenerlo sempre in perfette condizioni ed evitare disagi anche per quanti si recano a conferire direttamente i propri scarti.