S. Teresa, chioschi sul territorio per nuove attività. Tempi incerti sul lungomare
di Andrea Rifatto | 26/03/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/03/2018 | ATTUALITÀ
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Il chiosco esistente sulla Panoramica
Per una cittadina che vuole essere a vocazione turistica era una lacuna che andava colmata. E così, dopo le diverse richieste giunte al Comune, l’Amministrazione si è attivata e ha mosso il primo passo, quello di redigere un regolamento che disciplini la materia. La collocazione di piccoli chioschi su aree pubbliche sarà presto realtà a S. Teresa di Riva. Il Consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità il Regolamento proposto dal sindaco Danilo Lo Giudice. L’Aula ha esaminato i vari articoli approvando degli emendamenti proposti sia dalla maggioranza che dall’opposizione per cercare di stabilire delle regole che siano il più possibile adeguate ai vari casi. La scelta delle zone dover poter installare i chioschi sarà però di competenza della Giunta, che vi provvederà successivamente con propria delibera. La minoranza aveva proposto con un emendamento che fosse il Consiglio a individuare le aree dove poter collocare i chioschi ma la maggioranza ha bocciato la variazione. Tra le zone per il momento non sarà possibile inserire il lungomare, visto che è in corso una interlocuzione con il Demanio per l’acquisto delle aree, ma i chioshi potranno comunque sorgere ad esempio in piazza Marina Militare Italiana o nell’area esterna di Villa Crisafulli-Ragno. Le strutture potranno essere destinate chioschi ad attività commerciali come somministrazione di alimenti e bevande, vendita di fiori, prodotti alimentari, frutta e verdura, rivendita di libri e giornali e oggettistica in genere. Le aree saranno concesse dal Comune a privati o enti pubblici mediante procedura concorsuale: la selezione sarà affidata ad una commissione sulla base dei punteggi ottenuti tra quelli previsti dal Regolamento, dai 20 punti per le nuove attività imprenditoriali agli 8 o 10 punti per i privati residenti e le associazioni con sede operativa a S. Teresa (a seconda se da almeno cinque anni o più) e dai 3 ai 9 in base all’offerta in aumento rispetto al canone posto a base di gara (dall’1 al 100%). La durata della concessione è fissata in sei anni, con possibilità di rinnovo per altri sei. I chioschi dovranno essere in legno e potranno avere una superficie massima di 20 metri quadri, con altezza non superiore ai 4 metri. Le strutture che prevedono la somministrazione possono richiedere l’occupazione temporanea per un massimo di 150 giorni di un’area pubblica, versando al Comune la Tosap. La minoranza ha ritirato un emendamento con il quale si proponeva l’installazione di un chiosco all’interno del cortile dei licei, in quanto la competenza è della Città metropolitana. “Ringrazio l’Ufficio tecnico nelle persone dell’architetto Natale Coppolino e del direttore Francesco Pagano – ha detto il sindaco Lo Giudice – per la predisposizioni di tutti gli adempimenti al fine di poter giungere alla concretizzazione di questa importante iniziativa. L’Amministrazione comunale è voluta andare incontro alle numerose richieste pervenute negli anni: si punterà a realizzare i chioschi anche nella frazione collinare di Misserio oltre che nei punti nevralgici della comunità, rispettando il contesto armonioso anche da un punto di vista urbanistico”.