S. Teresa città cardioprotetta: il Comune acquista 5 defibrillatori per edifici pubblici
di Andrea Rifatto | 29/09/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/09/2020 | ATTUALITÀ
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Uno dei defibrillatori acquistati dal Comune
Va concretizzandosi l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di rendere Santa Teresa un “paese cardioprotetto”. Il Comune ha infatti acquistato cinque defibrillatori semiautomatici tipo “Technoheart Plus”, muniti di elettrodi per adulti e bambini e relative borse da trasporto, da collocare in quattro punti del paese, ossia nel Centro anziani della frazione Misserio, nella sede dell'Avis in via Fiorentino a Bucalo, nell’Help Center di Torrevarata e a Villa Crisafulli-Ragno al Centro, mentre uno sarà assegnato al Corpo di Polizia municipale. I dispositivi salvavita sono stati forniti dalla ditta “Low Cost Service” di Carpi (Modena) per una spesa complessiva di 5mila euro. A richiedere l’acquisto dei defibrillatori è stato l’assessore alla Sanità, Gianmarco Lombardo, per far sì che qualora un cittadino sia colpito da arresto cardiaco vi sia la possibilità di intervenire entro cinque minuti, con elevata possibilità di salvare la vita in attesa dell’arrivo del personale sanitario. L’idea di Lombardo è quella di rendere Santa Teresa “città della salute”, creando cinque mini presidi sanitari con defibrillatore, misuratore automatico di pressione e pulsossimetro per misurare l’ossigenazione del sangue, ed è stata lanciata lo scorso dicembre durante la discussione di una mozione del consigliere indipendente Carmelo Casablanca, volta a far acquistare 4 defibrillatori da collocare in teche all’esterno in piazza Marina Militare Italiana, nel parco giochi di Villa Crisafulli-Ragno e nelle frazioni Misserio e Fautarì, oltre al cofinanziamento di un corso di formazione per spiegare il loro utilizzo, rivolto ai vigili urbani e ai cittadini che risiedono vicino alle postazioni. Mozione che venne però modificata su proposta dell’assessore alla Sanità e votata con la volontà finale di acquistare 5 dispositivi di cui 4 da posizionare all’interno di edifici comunali e uno da assegnare ai Vigili urbani: “Collocare i defibrillatori all’esterno li espone al rischio di danneggiamenti, furti o usi impropri – spiegò Lombardo – mentre così ci sarà un responsabile per ogni dispositivo in ogni presidio, formato al suo utilizzo e disponibile h24”. L’emendamento prevedeva anche di finanziare un corso Blsd per l’uso del defibrillatore per due membri di ogni Comitato di quartiere nel quale si trova l’immobile con defibrillatore, iniziato oggi, e di inserire le postazioni nell’app e nel sito comunale per far conoscere ai cittadini e ai turisti dove si trovino i presidi. Il Comune era già in possesso di due defibrillatori donati un anno fa per essere destinati alle postazioni di salvataggio in mare esistenti sulla spiaggia.