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S. Teresa, complesso religioso da demolire: duello giudiziario tra sacerdote e Comune
di Andrea Rifatto | 09/08/2019 | ATTUALITÀ
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Padre Francesco Broccio
Sarà il tribunale amministrativo regionale ad emettere il primo verdetto sulle contestate strutture del “Parco della Divina Misericordia” di S. Teresa di Riva, complesso religioso e ricettivo realizzato da padre Francesco Broccio in contrada Ligoria sul quale pende un ordine di demolizione emesso dal Comune. Il sacerdote ha infatti presentato ricorso al Tar di Catania contro il direttore dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio, il geometra Francesco Pagano, nella qualità di dirigente pro tempore dell’Ufficio, chiedendo l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza di demolizione di opere abusive emessa il 24 maggio, con il quale il Comune ha dato 90 giorni di tempo a padre Broccio per abbattere quattro corpi di fabbrica realizzati in assenza di titoli abilitativi e un corpo in difformità all’autorizzazione rilasciata dal Comune, tra cui una chiesa, per un totale di 3mila metri cubi, pena l’acquisizione di tutti i beni al patrimonio comunale. Con il ricorso il sacerdote ha chiesto anche la condanna in solido dei resistenti al pagamento di spese, compensi e onorari di difesa. La Giunta comunale ha quindi deciso di nominare un legale, individuato dal direttore dell’Area Finanziaria-Amministrativa-Affari generali nell'avvocato Giuseppe Freni di Messina, stanziando 7mila 734 euro per il relativo compenso. Sulla vicenda emerge la volontà di tutte le parti di celare i dettagli, tanto che nella delibera il nome del sacerdote è stato indicato con le sole iniziali e non è stato allegato il ricorso al Tar. Ieri abbiamo provato a chiedere a don Broccio da quale legale sia assistito e quali siano le repliche mosse alle contestazioni del Comune ma il sacerdote non ha voluto rispondere. Lo stesso nelle scorse settimane ha presentato un’istanza di sanatoria per provare a mettere in regola le strutture erette abusivamente.