S. Teresa, con l'estate diminuisce la disponibilità di acqua: vietato lavare e irrigare
di Redazione | 29/06/2020 | ATTUALITÀ
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Nessun divieto per l’acqua prelevata da pozzi privati
Con l’arrivo dell’estate potrebbero presentarsi a Santa Teresa problemi legati alla carenza di acqua dalla rete comunale e dunque il prezioso liquido va utilizzato con parsimonia evitando sprechi. A tale scopo il sindaco Danilo Lo Giudice ha firmato un’ordinanza che vieta l’uso improprio dell’acqua del civico acquedotto fino al 30 settembre, prevedendo sanzioni da 25 a 50 euro per quanti verranno sorpresi a violare il provvedimento. Nel periodo estivo nella cittadina jonica viene normalmente rilevata una riduzione della portata dei pozzi che alimentano i serbatoi d’accumulo, tanto che solitamente se ne rende necessario l’acquisto da consorzi privati, e allo stesso tempo si ha un rilevante incremento dei normali consumi: dunque l’andamento stagionale e la situazione particolare impongono il rigoroso contenimento dei consumi e la limitazione strettamente necessari. Da qui la necessità di emanare un’ordinanza che consente l’utilizzo dell’acqua nel territorio comunale per le necessarie priorità legate all’uso domestico e civile, limitando gli usi impropri: il documento vieta quindi di utilizzare l’acqua del pubblico acquedotto per annaffiatura orti e giardini privati; irrigazione dei campi; lavaggio autovetture e simili anche da fontane pubbliche; lavaggio di spazi di aree private; riempimento di vasche e piscine private anche da fontane pubbliche e ogni altro utilizzo improprio e diverso dalle normali necessità domestiche e produttive. Nessun divieto, invece, per l’acqua prelevata da pozzi privati, utilizzata dai gestori degli impianti di autolavaggio, per usi zootecnici, industriali ed artigianali e per le attività regolarmente autorizzate. Esclusi dal provvedimento anche gli innaffiamenti dei campi da calcio a manto erboso, i parchi e i giardini di uso pubblico.