S. Teresa, costata 35mila euro la fornitura di acqua dai privati
di Andrea Rifatto | 19/10/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/10/2017 | ATTUALITÀ
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Il pozzo del Consorzio Landro-Casalotto
È costata 35mila 227 euro la fornitura di acqua dai privati per i mesi estivi a S. Teresa di Riva, garantita anche quest’anno dal Consorzio irriguo Landro-Casalotto, chiamato “in aiuto” dal Comune per soddisfare le esigenze della cittadinanza ed evitare disagi e inconvenienti per la sanità e l’igiene pubblica. L’importo è stato calcolato dal responsabile del Servizio Manutenzioni dell’Ufficio tecnico comunale, Francesco Scarcella, che ha proposto al dirigente dell’Ufficio di approvare l’impegno spesa in favore del Consorzio Landro-Casalotto. Le somme verranno liquidate con separato provvedimento dopo la presentazione della fattura. L’ordinanza con cui si disponeva di immettere l’acqua prelevata dal pozzo del Consorzio all’interno dei limitrofi serbatoi comunali era stata firmata dal sindaco Danilo Lo Giudice il 26 giugno ed in quell’occasione era stato dato incarico al fontaniere comunale di conteggiare le ore e la quantità di acqua utilizzate dal Comune. Il provvedimento si era reso necessario per scongiurare crisi idriche dovute ai maggiori consumi che si registrano nel periodo estivo e che comportano di conseguenza l’abbassamento del livello dei serbatoi dell’acquedotto comunale. Con la trivellazione di due nuovi pozzi si sperava che fosse evitabile il ricorso ai privati ma l'iter burocratico per arrivare all’immissione dell’acqua nella rete comunale si è rivelato più lungo del previsto e per garantire tutti i servizi, come le docce in spiaggia, si è reso necessario anche quest'anno il “soccorso” del Consorzio irriguo. A metà luglio uno dei motori del pozzo del Consorzio andò in tilr e si rischiò la crisi idrica poi fortunatamente scongiurata.