Giovedì 21 Novembre 2024
Nella struttura abbandonata dovrebbe sorgere la Scuola degli antichi mestieri


S. Teresa. Da donazione a vendita, il Comune vuole acquistare l'ex chiesa di Misserio

di Andrea Rifatto | 19/01/2017 | ATTUALITÀ

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L'ex chiesa di piazza Padano

Dopo cinque anni di silenzio si riaccendono i riflettori sull’ex chiesa della frazione Misserio di S. Teresa di Riva, in stato di abbandono da decenni. Il sindaco Cateno De Luca ha infatti annunciato la volontà dell’Amministrazione comunale di acquistare l’edificio ubicato in piazza Padano per realizzare la Scuola degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari, un vecchio pallino del primo cittadino sin dai tempi della sua sindacatura a Fiumedinisi, dove l’iniziativa è stata finanziata con fondi europei. De Luca ha incontrato nei giorni scorsi il parroco di Misserio, padre Carmelo Mantarro, e le parti sarebbero d’accordo per stipulare una compravendita che porterebbe il Comune a dover sborsare una somma a carico del bilancio comunale, non ancora quantificata, per acquisire l’area da 1.200 metri quadri dove sorge l’edificio, la cui superficie coperta si aggira sui 400 metri quadri. La discussione sul futuro dell’ex chiesa della frazione santateresina si è aperta nel 2008, quando l’Amministrazione diffidò la Curia affinché provvedesse alla messa in sicurezza della struttura dalla quale si staccavano continuamente pezzi di cornicioni e intonaci. Quest’ultima rispose però che non aveva le necessarie risorse, dicendosi allo stesso tempo disponibile a donare il bene. Soluzione accettata dall’allora sindaco Alberto Morabito, che avviò un confronto con il parroco al termine del quale si concordò che il Comune avrebbe ricevuto in donazione tutta l’area e avrebbe provveduto a demolire l’ex chiesa, realizzando le eventuali strutture per rendere il terreno idoneo a ospitare attività culturali, ricreative e religiose a beneficio della collettività.

Al momento di firmare l’atto di donazione, però, padre Carmelo Mantarro, delegato in qualità di rappresentante della parrocchia di Misserio, si tirò indietro perché avanzò alcune pretese che l’Amministrazione decide di non accettare, tra le quali quella di inserire una clausola che prevedesse la fissazione del limite di tempo entro il quale il Comune avrebbe dovuto provvedere alla riqualificazione dell’area, pena la riconsegna del bene della parrocchia di Misserio. “Non possiamo demolire la chiesa e costruire l’appartamento per il parroco così come non possiamo assumere l’impegno preteso di procedere subito alla costruzione di un immobile” – dichiarò nel 2011 l’ex sindaco Morabito. Adesso, da una possibile donazione che avrebbe consentito all’Ente di ottenere l’area a titolo gratuito, si è passati alla proposta di acquisto, di cui è "mediatore" il presidente del Consiglio comunale, Santino Veri. Resta da capire quale sia la volontà dell’Amministrazione, ossia se demolire e ricostruire un nuovo edificio o intervenire con una manutenzione straordinaria dell’esistente, in quanto i costi per rimuovere le macerie sarebbero ingenti, perché le strade di accesso alla zona non consentono di intervenire con mezzi pesanti, e allo stesso tempo a parere di molti è possibile recuperare l’edificio intervenendo con la sostituzione del tetto e con il ripristino di altre parti.


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