S. Teresa, dalla guerra alla prigionia: a scuola la storia del reduce Giovanni Settimo
di Redazione | 02/02/2020 | ATTUALITÀ
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D'Amico, Settimo, Sturiale e Veri a scuola
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Partendo da questa frase di Primo Levi, gli alunni della Direzione didattica di Santa Teresa di Riva, in occasione della 75° Giornata della Memoria per le vittime dell’Olocausto, hanno organizzato varie manifestazioni affrontando il tema della Shoah con intensi i momenti di riflessione. Gli alunni della scuola Primaria “Francesco Crupi” di Cantidati hanno incontrato il 95enne santateresino Giovanni Settimo, uno degli ultimi reduci dei campi di prigionia della Seconda Guerra mondiale. Il signor Giovanni, accolto da un “picchetto d’onore” d’eccezione formato dagli alunni che hanno anche intonato in suo onore l’Inno d’Italia, ha raccontato della sua difficile esperienza nel campo di Memming, in Baviera, e le sue parole, seguite da tutti i presenti con attenzione e vera commozione, sono state da monito affinché ciò che è stato non si ripeta mai più. Anche se è difficile e doloroso parlare di questa oscura pagina dell'umanità, é necessario ricordare, per non dimenticare. All’incontro, insieme agli alunni e alle insegnanti hanno preso parte la dirigente scolastica Maria Grazia D’Amico, l’assessore alla Pubblica Istruzione Annalisa Miano, la presidente del Consiglio Comunale Domenica Sturiale e il consigliere Santino Veri. Tutti i presenti hanno partecipato con una stella di David di cartone appesa sul petto e al termine è stata donata a “nonno Giovanni” una targa ricordo realizzata dagli alunni.