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S. Teresa di Riva. Addio al Palabucalo, progetti per due tensostrutture
di Andrea Rifatto | 05/05/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/05/2016 | ATTUALITÀ
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Un esempio di tensostruttura sportiva
Palabucalo, tutto da rifare. Come abbiamo anticipato il 19 aprile scorso, l’Amministrazione comunale di S. Teresa di Riva ha deciso di fare dietrofront “stoppando” il progetto esecutivo di adeguamento e messa a norma della palestra comunale di Bucalo, approvato 15 giorni prima, che prevedeva una spesa complessiva di 591mila 230 euro reperiti con l’accensione di un mutuo. Con un atto di indirizzo esitato dalla Giunta il 21 aprile e pubblicato oggi (assenti alla riunione il sindaco Cateno De Luca e l'assessore Gianmarco Lombardo), è stato dato il via libera alla proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Danilo Lo Giudice, di modificare l’elaborato di ristrutturazione della struttura e di avviare un nuovo iter prendendo in considerazione l’ipotesi di demolire l’attuale palazzetto risalente agli Anni '80 realizzandovi al suo posto una tensostruttura. A rimettere tutto in discussione sono state le perplessità sul progetto di adeguamento sollevate dai vertici del Santa Teresa Volley, società che utilizza l’impianto alla periferia nord del paese e che attualmente sta partecipando al campionato di Serie B1 femminile: l’elaborato definitivo, che prevedeva la messa a norma degli spalti per il pubblico con l'adeguamento delle vie di fuga e delle uscite di emergenza, nella realizzazione di un nuovo terreno di gioco e altri interventi di miglioramento, non è stato infatti giudicato funzionale in quanto prevedeva una capienza più bassa dei 600 posti minimi richiesti per il campionato di Serie A2, in deroga ai 1.000 fissati dal regolamento. Situazione che in caso di promozione della squadra in Serie A non avrebbe permesso l’omologazione della struttura per l'ingresso degli spettatori. Ad occuparsi di progettare la demolizione della palestra di Bucalo e la successiva costruzione di una tensostruttura sportiva, che verrebbe utilizzata anche dagli studenti del Liceo scientifico previsto nelle vicinanze, sarà l’architetto Gaetano Milone, lo stesso professionista che ha realizzato l’esecutivo approvato dalla Giunta santateresina lo scorso 4 aprile e che dopo una spesa di 25mila euro e l'ottenimento di tutti i pareri è divenuto di fatto carta straccia. Nuovo Palabucalo solo per il volley, un’altra tensostruttura per il basket. Secondo quanto valutato da amministratori e tecnici, le nuove esigenze emerse nelle ultime settimane non consentono di realizzare con un unico progetto una struttura destinata anche ad altre discipline sportive, in primis il basket. Da qui la decisione di affidare un nuovo incarico professionale per redigere un progetto esecutivo per la realizzazione di un'altra tensostruttura destinata esclusivamente alla pallacanestro nell’area di pertinenza della scuola media “Lionello Petri”, in via Fratelli Lo Schiavo. Una struttura che potrà essere utilizzata dalla locale società sportiva di basket, l’Astamura, che da tempo chiede di avere a disposizione un impianto idoneo all’attività agonistica, visto che l’attuale palestra di Bucalo non è omologabile per i campionati e negli ultimi anni la squadra è stata costretta a giocare in trasferta le proprie partite casalinghe, oltre ad allenarsi in altre strutture del territorio. Rimane da individuare la fonte di finanziamento del progetto: anche in questo caso il Comune si rivolgerà molto probabilmente al Credito sportivo chiedendo di accendere un mutuo. In Municipio esiste già il progetto. Soluzione, quella di costruire un impianto sportivo nell’area adiacente la scuola media santateresina, che l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca aveva già adottato nel giugno 2014, quando venne presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del “Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva”, un progetto preliminare, redatto dall’Ufficio tecnico, che prevedeva la realizzazione di un impianto sportivo di tipo polivalente coperto con una tensostruttura in acciaio e pvc, destinato alla pratica del calcio, della pallavolo e del basket. Un impianto che secondo l’Amministrazione comunale di S. Teresa sarebbe stato utile sia alla scuola media che a tutto il comprensorio jonico. La spesa complessiva prevista era di 733mila 500 euro e il Comune di S. Teresa si era impegnato a cofinanziare l’opera per un importo di 147mila 435 euro, mentre 66mila euro erano a carico dei privati. La richiesta di contributo inoltrata alla Presidenza del Consiglio era dunque pari a 520mila 50 euro. Tre le società sportive santateresine che avevano presentato manifestazione di interesse a cofinanziare l’opera: S. Teresa Volley, Astamura 1978 (basket) e S. Teresa Calcio, divenuta nel frattempo Jonica Fc. Tutte e tre le compagini dovevano partecipare ciascuna con una quota pari al 3% sull’importo totale del progetto, ovvero con 22mila euro. Ma pochi mesi dopo la Corte costituzionale dichiarò l’incostituzionalità della norma che istituiva il “Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva”, azzerando la dotazione finanziaria di 23 milioni di euro e l’istanza di finanziamento finì nel dimenticatoio. Adesso l'Amministrazione potrà riprendere quell'elaborato, anche se ha deciso di riservare l'impianto esclusivamente al basket. L'auspicio è che nelle due tensostrutture in progetto possano essere praticate anche altre discipline sportive, come calcio, tennis ecc., così da consentire alle società santateresine di godere di nuove spazi al coperto, la cui assenza sul territorio incide spesso negativamente sullo svolgimento delle attività. L'area accanto la scuola Media individuata per la seconda tensostruttura