Giovedì 21 Novembre 2024
La processione della patrona raggiungerà anche il quartiere Barracca


S. Teresa di Riva. Dopo 70 anni la Madonna del Carmelo riunisce il paese

di Andrea Rifatto | 26/01/2015 | ATTUALITÀ

6435 Lettori unici | Commenti 3

Il simulacro portato in processione

Una usanza perduta da 70 anni che ritorna per riunire sotto la devozione per la patrona della città l’intera cittadinanza. La festa della Madonna del Carmelo a S. Teresa di Riva sarà caratterizzata da quest’anno da una importante novità: la solenne processione del simulacro della Vergine, in programma il 16 luglio, attraverserà infatti il corso principale del paese anche nel quartiere Barracca, fino alla chiesa di Santa Maria di Portosalvo. Ad avanzare la proposta è stato nelle scorse settimane padre Fabrizio Subba, da settembre alla guida delle anime della parrocchia di Bucalo, che ha inviato una missiva all’arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana, manifestando la volontà e le richieste dei cittadini devoti a Maria SS. del Carmelo di prolungare il percorso favorendo così una maggiore comunione tra le tre parrocchie santateresine. Mons. La Piana, considerato il parere favorevole di padre Roberto Romeo, parroco di S. Maria di Portosalvo, e di padre Gennaro Currò, che regge la parrocchia Sacra Famiglia, ha quindi concesso quanto richiesto, raccomandando che la processione religiosa venga contraddistinta da cura, decoro e clima di preghiera. L’accoglimento della proposta da parte dell’arcivescovo è stata comunicata dai tre parroci ai fedeli durante le messe del fine settimana: una novità accolta con grande entusiasmo in particolare dai devoti di Barracca, con in testa padre Romeo, che da anni auspicavano di poter vedere il simulacro della Vergine, in quanto patrona dell'intera città, raggiungere anche il loro quartiere.
Si tratta in realtà di un ritorno al passato: come ricorda l’architetto e storico locale Salvatore Coglitore nel testo “Beata Vergine del Monte Carmelo-Storia della chiesa e origine del culto” (2014), fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale la processione raggiungeva anche Barracca. Terminato il conflitto, con l’erezione a parrocchia della chiesa di Portosalvo, avvenuta il 31 dicembre 1943, la prima festa patronale si tenne nel 1946: in quell’occasione il simulacro arrivò fino a via Pozzo Lazzaro e così fino ai nostri giorni. Nel 1951, in occasione del 700esimo anniversario (1251-1951) della consegna dello scapolare da parte della Madonna del Carmine a San Simone Stock si svolsero numerose iniziative: tra queste la processione delle varette, una assoluta novità, a cui parteciparono anche i giovani della Fuci (Federazione Universitaria Cattolici Italiani), le donne dell’Azione Cattolica e altre componenti religiose, che formarono un lungo corteo che percorse il corso principale della cittadina fino a Barracca. Nel 1954, invece, in occasione del 100esimo anniversario dell’istituzione del Comune di S. Teresa di Riva, la parrocchia Madonna del Carmelo, retta allora da padre Salvatore Bonsignore, organizzò in occasione della festa patronale due processioni. Il 15 luglio il corte raggiunse il quartiere Sparagonà fino all’icona di vico III, mentre il 16 percorse la via Regina Margherita.  
Il 2015 sarà dunque l’anno in cui la Vergine del Carmelo, fulcro spirituale dell'intero comprensorio jonico, potrà veramente essere definita la patrona di tutti i santataresini.

Più informazioni: madonna del carmelo  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 27/01/2015 alle 08:39:35

Facciamo una colletta per padre Fabrizio: in quattro/cinque mesi di palestra e camminate mattutine di SEI ore sarà pronto per la performance. La spiritualità non si misura e non si estrinseca in processioni interminabili di un simulacro bardato d'oro: appare più una manifestazione antropologica propiziatrice, un rito pagano! ... con una venatura di masochismo! Sarebbe accettabile, come tra le righe suggerisce Salvatore, se la processione si facesse il 15 ed il 16.

Devoto | il 27/01/2015 alle 09:15:35

"La spiritualità non si misura e non si estrinseca in processioni interminabili di un simulacro bardato d'oro". Appunto, visto che si tratta della Patrona del paese, logica vorrebbe che la processione attraversasse tutto il corso principale e basta, senza lunghe salite in determinati quartieri. Ma a Sparagonà vi ribellereste vero? E allora accettate che arrivi anche a Portosalvo, è il minimo. Due processioni in due giorni diversi non sarebbero approvate dall'Arcivescovo.

Pippo Sturiale | il 27/01/2015 alle 13:27:01

Potrebbe anche andare bene la proposta di "Devoto", visto che Sparagonà si blocca, non essendoci strade alternative!

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.