S. Teresa, dopo 84 anni la dedicazione della chiesa Madonna del Carmelo
di Santo Trimarchi | 16/01/2018 | ATTUALITÀ
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Il santuario Madonna del Carmelo
Sono trascorsi 84 anni dall'apertura al culto della chiesa Madonna del Carmelo, patrona di S. Teresa di Riva, consacrata solennemente il 9 dicembre 1934 da monsignor Angelo Paino, arcivescovo di Messina, alla presenza dell'allora arciprete Andrea La Cara-Correnti. Ora, grazie all'iniziativa dell’attuale parroco, don Fabrizio Subba, si svolgerà il rito della dedicazione, a cui sono invitati a partecipare, radunati insieme, tutti i fedeli. La cerimonia è prevista domenica 21 gennaio, nella messa delle ore 10, con una processione verso l'edificio da dedicare, che sulla porta d’ingresso sarà consegnato al vescovo Giovanni Accolla dai rappresentanti della comunità. Una volta entrati, il vescovo aspergerà il popolo e le pareti del nuovo edificio ristrutturate con le croci, in memoria del Battesimo, fino alla consacrazione dell'altare. Non si tratta di una normale inaugurazione, come invece accade per qualsiasi altro edificio. La chiesa infatti non è soltanto un luogo di preghiera, ma è l’immagine della Chiesa che è corpo di Cristo, della comunità che lì si riunisce per pregare, della Chiesa terrena e di quella che è in cielo. La chiesa è la casa di Dio e della sua famiglia che viene chiamata a celebrare la santa messa nel giorno del Signore, facendo memoria del sacrificio della croce, della mensa della parola proclamata e del banchetto del corpo e sangue di Gesù Cristo. Con la dedicazione la chiesa di mattoni si trasforma nella Chiesa di pietre vive e di Cristo pietra angolare, nel quale “tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore” (Ef 2,21). In questo giorno, che sarà ricordato ogni anno, avviene un cambiamento di “stato” per la parrocchia e tutti i fedeli devoti della Madonna del Carmelo avranno la consapevolezza di ritrovarsi nel luogo abitato da Dio, “segno visibile dell’unico vero tempio che è il corpo di Cristo formato dai battezzati”. Pertanto è di buon auspicio la partecipazione dei fedeli che si riconosceranno nell'appartenenza alla chiesa come popolo di Dio che cammina nell'ascolto della sua parola, col sostegno della preghiera e nella comunione dell'amore.