S. Teresa, dopo sei anni è pronto il nuovo pozzo: il paese verso l'autosufficienza idrica
di Andrea Rifatto | 05/11/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/11/2020 | ATTUALITÀ
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Il pozzo Landro 3
È finalmente arrivato alle battute finali il procedimento per avere a disposizione un nuova fonte di approvvigionamento idrico per la comunità di Santa Teresa. L’iter per realizzare un altro pozzo, denominato “Landro 3”, avviato nel 2014 dall’Amministrazione comunale su intuizione del sindaco Cateno De Luca, è infatti ormai ad una svolta. Il percorso è iniziato sei anni fa con una trivellazione effettuata all’interno dell’area della struttura destinata a Polifunzionale (mai ultimata) che sorge sulla Panoramica a monte del paese, con l’obiettivo di soddisfare totalmente il fabbisogno idrico cittadino ed evitare di dover acquistare l’acqua dai privati, soprattutto in estate. Nel 2018 stati completati anche i lavori di realizzazione delle opere a protezione della zona di tutela assoluta del pozzo, ossia un’area compresa nel raggio di dieci metri che in base a quanto prescritto da un’ordinanza sindacale dell’aprile 2017 è stata recintata con pali e rete metallica per essere adibita esclusivamente alle opere di captazione o presa e alle infrastrutture di servizio, allo scopo di mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque captate senza “inquinamenti” esterni. Lo scorso anno il Comune ha quindi affidato al Laboratorio di Igiene Ambientale dell’Università di Catania il servizio di analisi delle acque destinate al consumo umano, allo scopo di eseguire il monitoraggio analitico della durata di un anno necessario all’ottenimento del giudizio di idoneità, per poi procedere all’immissione nella rete comunale. Esami che adesso sono terminati. “Il monitoraggio delle analisi si è concluso e non ha evidenziato anomalie - spiega il sindaco Danilo Lo Giudice - ora stiamo procedendo a quantificare la spesa dei lavori necessari per l’immissione dell’acqua in condotta, cosicché una volta conclusi questi interventi si farà l’ultima analisi definitiva delle acque, alla presenza dell’Asp, e si procederà con l’approvvigionamento da questa nuova fonte”. Gli esiti dei test degli ultimi dodici mesi rientrano nei parametri e dunque non ci dovrebbero essere problemi ad ottenere il via libera finale dalle autorità sanitarie. Il collegamento dovrebbe poi avvenire con la condotta idrica che corre interrata lungo la Panoramica, con un intervento non particolarmente complicato. Avere a disposizione un altro pozzo significherà per Santa Teresa poter soddisfare tutte le esigenze nell’arco dell’intero anno, soprattutto nella stagione estiva quando i consumi di acqua (e gli sprechi) crescono in maniera esponenziale, le riserve idriche sotterranee si riducono e si ha un abbassamento delle falde. Per far fronte al problema, il Comune si vede costretto ogni estate ad acquistare il prezioso liquido dal consorzio irriguo Landro-Casalotto, il cui pozzo si trova nelle vicinanze di quello comunale, con spese non indifferenti: basti considerare che negli ultimi cinque anni sono stati spesi 132mila euro, con una media di 25mila euro l’anno, e non sono ancora noti i costi del 2020.