S. Teresa e i furbetti della sosta: automobilisti usano il pass di disabili defunti
di Andrea Rifatto | 05/07/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/07/2020 | ATTUALITÀ
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Un pass per disabili rilasciato dal Comune
Esporre il contrassegno per diversamente abili sull’auto anche quando il titolare non è più in vita. Un malcostume purtroppo radicato nella società italiana e anche a Santa Teresa. In paese esistono infatti degli automobilisti che circolano regolarmente con i pass blu per disabili intestati a familiari defunti e li espongono in particolare durante la sosta del veicolo nelle aree con strisce blu sul corso principale del paese, dove il Comune ha stabilito l’esenzione dal pagamento del tagliando. In questo modo i furbetti del contrassegno riescono a sostare gratuitamente, commettendo però una grave violazione del Codice della Strada, oltre che un raggiro nei confronti dell’Ente e degli agenti accertatori della sosta. Si tratta evidentemente di santateresini che dopo il decesso del familiare invalido titolare di pass blu non hanno provveduto a restituire il tagliando al Comune come prevede la norma, preferendo mantenerlo a bordo dell’auto per le proprie comodità quotidiane, visto che il pass consente di sostare liberamente sulle strisce blu e di non rispettare i limiti di tempo nelle aree a disco orario. Evidentemente in municipio non è mai stato effettuato un controllo incrociato per verificare se i titolari di contrassegni disabili siano tutti in vita o se alcuni siano deceduti: basterebbe quindi davvero poco per stanare chi pensa di fare il furbo, vista la sensibilità sul tema dell’Amministrazione comunale, che un anno fa ha installato in corrispondenza degli stalli di parcheggio riservati ai disabili dei cartelli con la scritta “Vuoi il mio posto? Prendi la mia disabilità!”, una campagna lanciata per sensibilizzare gli automobilisti a non occupare, senza averne diritto, i parcheggi riservati ai portatori di handicap. Nessuno, però, si è preso la briga di verificare se i pass in circolazione siano tutti regolari: è arrivato il momento di farlo.