Giovedì 21 Novembre 2024
De Luca promette l'approvazione ad aprile. Si punta a ricavare fondi per la rete fognaria


S. Teresa e il Prg dei miracoli: stop a nuove abitazioni e largo agli investimenti privati

di Andrea Rifatto | 17/02/2017 | ATTUALITÀ

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Lo Giudice e De Luca alla presentazione dell'iter del Prg

Riuscirà Cateno De Luca a fare in due mesi ciò che non ha fatto in cinque anni? Si accettano scommesse. Il lavoro dei bookmakers non è dei più facili: da quotare c’è una partita che nessuno in 30 anni ha mai voluto giocare o quantomeno è riuscito a portare al fischio finale senza un’interruzione forzata: il Piano regolatore generale di S. Teresa di Riva. Dopo i fallimenti delle precedenti amministrazioni, vicinissimo al traguardo era arrivato l'ex sindaco Alberto Morabito, ma il suo successore, una volta insediatosi, ha subito “azzerato” tutto preferendo ricominciare da capo. “Per approvare un Prg – disse De Luca – servono sette mesi”. Sono passati cinque anni e a S. Teresa “comanda” ancora il Piano di fabbricazione del 1979. Nel dicembre 2012 il Consiglio comunale approvò le nuove linee guida, poi ad agosto 2013 il sindaco De Luca annunciò una conferenza stampa per presentare i nove professionisti scelti per redigere lo strumento urbanistico. Ma quella conferenza non si tenne mai. Silenzio fino ad agosto 2016, quando il primo cittadino promise in tempi rapidi l’affidamento degli incarichi “così da portare il Prg in Consiglio entro marzo”. Adesso l’accelerata negli ultimi mesi di legislatura prima del ritorno alle urne, con una nuova data da segnare in rosso: 14 aprile 2017. Quel giorno De Luca prevede il "miracolo" con l'adozione in Aula dello schema di massima del Piano regolatore di S. Teresa e il Piano strategico comunale, così da “cristallizzare” l’idea politica di pianificazione urbanistica da sottoporre alla valutazione definitiva dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Poi altri sei-sette mesi per osservazioni/opposizioni e pareri prima dell'approvazione definitiva.

Il percorso che verrà seguito nei prossimi 60 giorni e le idee per lo sviluppo urbanistico futuro sono stati illustrati in municipio da De Luca e dal suo vice Danilo Lo Giudice, che detiene le deleghe a Pianificazione urbanistica e Piano strategico. Due i punti fermi del redigendo Prg: niente spazio per nuovi insediamenti abitativi, in un territorio già saturo di volumetrie residenziali, e largo agli investimenti privati per aree commerciali e produttive, da cui ricavare fondi per la realizzazione del sistema fognario e di raccolta delle acque bianche. “L’unica scommessa possibile è quella con i privati che vogliono realizzare aree commerciali e produttive, che non hanno limiti imposti dal rapporto tra andamento demografico e nuove volumetrie – ha spiegato De Luca –: in cambio delle varianti urbanistiche necessarie per consentire loro di costruire, i privati dovranno versare al Comune un contributo di vivibilità urbana, in modo da farci recuperare somme da destinare alla realizzazione della rete fognaria e delle acque bianche. Solo dopo l’approvazione delle varianti da parte della Regione daremo il via libera agli interventi ma nel frattempo incasseremo il contributo e avvieremo i lavori per la rete fognaria: è l’unica occasione che abbiamo per risolvere un annoso problema per il quale non usciranno più bandi di finanziamento”. Al contributo di vivibilità, che secondo i calcoli dell’Amministrazione sarà sufficiente a coprire il 50% dei costi, dovrà comunque aggiungersi una tassa di scopo a carico dei santeteresini, in modo da ricavare almeno 10 milioni di euro per le reti di smaltimento delle acque bianche e nere e per l’adeguamento del depuratore. Ma gli investitori desiderosi di utilizzare i propri capitali a S. Teresa saranno disposti a sobbarcarsi una tassa per finanziare un’opera pubblica che dovrebbe esserci già da decenni? Resta da vedere.

Perché ci si è ridotti agli ultimi due mesi di legislatura? E in campagna elettorale era opportuno parlare di Prg, visti gli interessi in gioco? Il 15 febbraio dello scorso anno la Giunta ha dato mandato all’Ufficio tecnico per la costituzione di un Ufficio di piano con il supporto di professionisti esterni e per effettuare una verifica dello stato procedimentale di documenti ritenuti propedeutici, come Piano spiagge (ancora da approvare), Paes, Pai, toponomastica, censimento del patrimonio immobiliare comunale e non, verifica delle zone di pertinenza della ferrovia e del demanio marittimo e fluviale la cui assenza, secondo Cateno De Luca, ha impedito di poter partire con la pianificazione. A ciò si aggiunge la diffida inviata il 29 dicembre dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente con la quale viene annunciata la nomina di un commissario in assenza di atti che provino l’avvio del procedimento del Prg. E sulla “coincidenza” della campagna elettorale il sindaco puntualizza: “Tratteremo con i privati alla luce del sole e non ci faremo tirare per la giacca da nessuno e comunque la campagna inizia ufficialmente 55 giorni prima del giorno fissato per il voto (si ipotizza l'11 giugno) e noi puntiamo ad approvare in Consiglio lo schema di massima il 14 aprile, nell’ultima seduta utile”. Eppure in piazza era stato detto già l’1 gennaio 2016 che si era in pieno clima elettorale e le presentazioni di questi giorni ne sono prova. Ma l’iter del Prg sembra “immune” da tali dinamiche e ci si attiene scrupolosamente alle normative.

Il gruppo di lavoro, di cui già fanno parte il direttore dell’Area tecnica Francesco Pagano, il responsabile del Servizio Urbanistica, Natale Coppolino, il responsabile del Servizio Progettazioni Onofrio Crisafulli e altri tecnici in servizio presso il Comune di S. Teresa, sarà formato da due professionisti a supporto dell’Ufficio, per la redazione del Piano; un tecnico esterno per la redazione del Piano strategico comunale; un tecnico esterno per la redazione dello studio agricolo forestale e un tecnico esterno per la redazione dello studio geologico tecnico e indagini. L’individuazione e la condivisione delle strategie di riqualificazione e riassetto urbanistico avverrà mediante incontri di animazione con la popolazione interessata (bottom up): è stato infatti concordato con i comitati di quartiere di fissare dieci incontri di animazione articolati su tutto il territorio comunale, finalizzati al confronto tra l’Amministrazione e i tecnici incaricati alla redazione del Prg e del Piano strategico con la popolazione interessata. Il 24 febbraio è fissato l’insediamento dal tavolo concertativo pubblico-privato composto, per la parte pubblica, da sindaco, assessori, presidente del Consiglio, capigruppo di maggioranza e minoranza consiliare, segretario comunale, direttore dell’Area tecnica, presidenti dei comitati di quartiere, componenti dell’ Ufficio comunale di Pianificazione urbanistica e strategica; per la parte privata rappresentanti delle associazioni ed enti che svolgono attività nel territorio comunale appositamente individuati dalle rispettive associazioni o enti di appartenenza  mediante l’invio di manifestazione di interesse richiesta dall’avviso pubblico emanato nei giorni scorsi. Centrale nella redazione del Prg sarà il nuovo svincolo autostradale, inserito del Masterplan della Città metropolitana. E il porticciolo turistico? Una scommessa per volta, i bookmakers sono già al lavoro. 

Più informazioni: prg santa teresa di riva  


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