S. Teresa, ecco il progetto di consolidamento per Misserio: come sarà sicura la frazione
di Andrea Rifatto | 11/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/06/2021 | ATTUALITÀ
1244 Lettori unici
L'ing. Ferraro illustra il progetto in municipio
È stato compiuto un passo decisivo a Santa Teresa di Riva per un ulteriore intervento di contrasto al dissesto idrogeologico. L’Amministrazione comunale ha infatti approvato il progetto esecutivo per il consolidamento a protezione della frazione collinare di Misserio, finanziato nel 2019 dalla Regione con un contributo di 1 milione 646mila 487 euro a valere sui fondi Po Fesr Sicilia 2014-2020. Un’opera necessaria per mettere in sicurezza una parte del paese soggetta da anni a scivolamento, in modo da frenare i cedimenti del terreno, ma che consentirà anche di migliorare la viabilità offrendo nuovi spazi pubblici ai residenti. L’elaborato esecutivo è stato redatto dall’ingegnere Antonio Ferraro di Santa Teresa e prevede una spesa di 997mila 645 euro per lavori e 648mila 841 per somme a disposizione: prima dell’ok in Giunta, ha incassato i pareri favorevoli di Città metropolitana, Genio civile, Corpo Forestale e Soprintendenza ai beni culturali e ambientali ed è stato verificato dal responsabile unico del procedimento, Francesco Scarcella dell’Ufficio tecnico comunale: adesso, quindi, potranno partire le procedure per appaltare i lavori. L’intervento è previsto nel tratto iniziale della frazione, nel versante sotteso dalla Sp 23 nel tratto compreso tra piazza San Vito ed i primi 110 metri circa di strada procedendo verso mare: dopo una campagna di indagini geotecniche e geologiche, con prove in situ e di laboratorio, l’ing. Ferraro ha sviluppato una nuova soluzione progettuale che pur consentendo di pervenire agli obiettivi di consolidamento prefissati dal progetto definitivo, che prevedeva la realizzazione di una doppia fila di pali in corrispondenza della sede stradale, con evidenti ripercussioni sulla viabilità che conduce a monte, consente di minimizzare tali impatti rendendo più agevole tutta la fase di cantiere. I primi progetti per il consolidamento dell’area sono stati prodotti nel 2016 dall’Ufficio tecnico comunale, con la collaborazione dell’ingegnere Giuseppe Giannetto per la progettazione definitiva e l’aggiornamento dello studio di fattibilità tecnica ed economica, e poi inviati alla Regione per chiedere il finanziamento dopo la pubblicazione di un bando con fondi europei. I terreni sui quali saranno effettuati i lavori sono stati espropriati a 14 proprietari, per una superficie totale di 4.950 metri quadrati pagata 3 euro al metro quadrato e un ammontare di 14mila 850 euro di espropri. Le opere in progetto consisteranno nella realizzazione di un muro in cemento armato di altezza variabile da 3 a 6,50 metri, con fondazione di tipo profondo costituita da un cordolo in cemento armato sovrastante una doppia cortina di pali del diametro di 60 centimetri e lunghezza variabile da 19 a 22,20 metri. Il nuovo muro sorgerà a quattro metri di distanza da quello in pietrame esistente e il volume compreso all’interno verrà riempito con strati di terreno opportunamente costipati: ciò consentirà quindi di ampliare la sede stradale fino ad una larghezza di 7,50 metri, di cui 5,50 di carreggiata con due corsie di marcia da 2,75 metri ciascuna e 2 metri per zona parcheggi. Inoltre verrà realizzato un marciapiede lato torrente, largo 2 metri, con una ringhiera di protezione in ferro alternata con pilastrini. Il progetto prevede anche la realizzazione opere di regimentazione delle acque piovane con un sistema di raccolta costituito da caditoie e verrà predisposta anche una tubazione per reflui fognari per l’agglomerato di case presenti nell’area oggetto d’intervento. “Un’opera importante per tutta la frazione, attesa da oltre 30 anni - ha commentato il sindaco Danilo Lo Giudice - e che siamo riusciti a concretizzare grazie al finanziamento”. Gli interventi dovranno essere appaltati entro il termine del 31 dicembre di quest’anno, pena la perdita del finanziamento, e secondo il cronoprogramma una volta aperto il cantiere dureranno poi un anno.