S. Teresa, emergenza idrica e pozzo ancora chiuso: il Comune si rifornisce dai privati
di Andrea Rifatto | 31/07/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/07/2020 | ATTUALITÀ
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Il pozzo Landro 3 circondato dalle erbacce
I consumi di acqua (e gli sprechi) crescono in maniera esponenziale, le riserve idriche sotterranee sono sempre più ridotte e si ha un abbassamento delle falde con la diminuzione delle portate utilizzabili dai pozzi comunali. E così a Santa Teresa, nel pieno dell’estate, torna puntualmente l’emergenza idrica. Per far fronte al problema, il sindaco Danilo Lo Giudice ha firmato un’ordinanza che dispone di acquistare il prezioso liquido dal consorzio irriguo Landro-Casalotto, il cui pozzo si trova nelle vicinanze di quello comunale, che dovrà immetterlo all’interno dei serbatoi pubblici attraverso un collegamento già predisposto sulla rete idrica al fine di soddisfare le esigenze primarie della cittadinanza ed evitare possibili interruzioni dell’erogazione dell’acqua potabile, con disagi anche di natura igienico-sanitaria. Il provvedimento si è reso necessario anche quest’anno a causa dell’aumentata richiesta di acqua con l’aumento della popolazione (basti pensare alle docce in spiaggia di cui spesso si fa abuso) e la conseguente riduzione del livello del serbatoio di accumulo di contrada Landro: “Tale situazione si è ulteriormente aggravata dal considerevole aumento della popolazione residente per fini turistici durante i fine settimana - spiega il sindaco Lo Giudice - e il perdurare di ciò potrebbe portare alla sospensione della fornitura di acque in alcune zone del paese (vie Sparagonà alta, Armando Diaz, Cristoforo Colombo, Savoca, ecc…). L’approvvigionamento idrico temporaneo dal pozzo del Consorzio potrebbe notevolmente contribuire alla soluzione di carenza idrica nelle zone a monte del paese”. Da qui la volontà di firmare il provvedimento d’urgenza e affidare il compito al fontaniere comunale di conteggiare le ore e la quantità di acqua immessa nei serbatoi comunali. Un costo non indifferente, visto che negli ultimi cinque anni il Comune ha speso 132mila euro per acquistare l’acqua dai privati. Somme che già da diversi si puntava a risparmiare, considerato che nel 2014 l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cateno De Luca ha realizzato un nuovo pozzo, denominato “Landro 3”, con una trivellazione all’interno dell’area della struttura destinata a Polifunzionale (mai ultimata) che sorge sulla panoramica a monte del paese, con l’obiettivo di soddisfare totalmente il fabbisogno idrico cittadino ed evitare di dover acquistare l’acqua dai privati, soprattutto in estate. Lo scorso anno il Comune ha quindi effettuato e trasmesso all’Asp di Messina gli esiti del ciclo di quattro analisi complete stagionali, eseguite dal Laboratorio di Igiene Ambientale dell’Università di Catania, al fine di ottenere il rilascio del giudizio di idoneità dell’acqua destinata al consumo umano e immetterla nella rete comunale. Giudizio che però evidentemente non è ancora pervenuto e dunque si continua a tamponare l’emergenza rivolgendosi al Consorzio Landro-Casalotto. Nel frattempo l’area del nuovo pozzo è stata dimenticata e si presenza sommersa dalle erbacce.