S. Teresa, emergenza umido dietro l'angolo: rifiuti organici ammassati per giorni - FOTO
di Andrea Rifatto | 12/02/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/02/2021 | ATTUALITÀ
1183 Lettori unici
Il trasbordo dell'organico per il trasporto in Calabria
Rimane al limite dell’emergenza la raccolta del rifiuto organico prodotto dalle utenze di Santa Teresa di Riva. La chiusura dell’impianto di compostaggio della società “Raco” di Belpasso sta creando disagi ormai da oltre un mese e anche la soluzione alternativa individuata dal Comune potrebbe presto rivelarsi non sufficiente, visto che al momento in Sicilia non sono presenti impianti in grado di ricevere l’umido, che attualmente viene smaltito in Calabria. Nella cittadina jonica la raccolta porta a porta non è stata mai interrotta, a differenza di quanto avvenuto in altri centri, e il Comune ha affidato alla società “Dusty” di Catania il servizio di trasporto e conferimento del rifiuto biodegradabile, passando però dai 130 euro/tonnellata per il conferimento alla Raco ai 250 euro/tonnellata (Iva al 10% esclusa), comprensivi del trasporto ma escluso il carico dei rifiuti al Ccr di Catalmo, per conferire in un sito a Crotone. Per tali attività l’Ufficio tecnico, che segue il settore rifiuti con l’ingegnere Onofrio Crisafulli, direttore dell’Aro, ha impegnato 37mila 125 euro fino al 27 febbraio e altri 2mila 723 euro per affidare alla ditta “Mantarro Agatino” di Santa Teresa il nolo e l’utilizzo di un mezzo per caricare i rifiuti sui camion della “Dusty”. L’umido, dopo la raccolta, viene infatti trasportato al Centro comunale di contrada Catalmo e scaricato nel cassone a tenuta stagna, che una volta pieno viene spostato nel terreno annesso, dove nelle ultime settimane sono rimasti fermi per alcuni giorni, anche oltre le 72 ore massime consentite per stoccare l’organico, in quanto il tir per caricare i rifiuti giunge a Santa Teresa una volta a settimana (l'ultima volta è arrivato martedì), riuscendo a prelevare in una sola volta 50 metri cubi di umido ed evitando così che si blocchi tutto il sistema. Nella zona del Ccr inevitabilmente si percepisce l’odore del rifiuto fermo per giorni e questa fase di stallo non potrà di certo andare avanti per molto, perchè da un giorno all’altro si rischia l’emergenza. “Nessun comune, neanche il più virtuoso come ritengo sia il mio, è in condizioni di poter sostenere costi di questo tipo e, purtroppo, in questo momento non abbiamo nessun aiuto e nessuna risposta - ha fatto presente il sindaco Danilo Lo Giudice intervenendo all’Ars - facciamo l’80% di differenziata, in discarica non lo possiamo portare e cosa devo dire ai cittadini, di tenere l’umido a casa perchè gli impianti sono saturi? Non glielo posso dire”. Secondo il primo cittadino la situazione è sfuggita di mano e c’è la necessità di un intervento immediato e serio da parte della Regione, con una programmazione definitiva che possa consentire finalmente a tutti i Comuni dell’Isola di poter smaltire l’umido: “Non possiamo da un lato chiedere ai sindaci e ai cittadini di fare la raccolta differenziata, di essere Comuni virtuosi, e poi trovarsi in questa situazione - ha aggiunto il primo cittadino e parlamentare regionale - è assurdo che noi dobbiamo continuare a conferire i rifiuti fuori regione con dei costi esorbitanti e mi auguro che su questo tema ci sia la possibilità non solo di confrontarsi con l’assessore regionale ma se ci fosse di bisogno anche con il presidente, per avere una risposta concreta e per sapere come muoverci, perchè altrimenti siamo veramente in grossa difficoltà e tra qualche giorno non sapremo più come muoverci”.