S. Teresa escluso dal Servizio civile, sindaco infuriato contro dipendente comunale
di Andrea Rifatto | 04/06/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/06/2017 | ATTUALITÀ
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Il primo cittadino ha chiesto un procedimento disciplinare
L’esclusione del Comune di S. Teresa di Riva dalla graduatoria dei progetti del Servizio civile 2017 ha mandato su tutte le furie il sindaco Cateno De Luca. I tre progetti Poseidone (6 volontari) Older-Ph (4) e Peter Pan (4), che avrebbero consentito a 14 giovani tra i 18 e i 28 anni di svolgere per un anno attività in favore della comunità con un’indennità mensile di 433,80 euro, non sono stati ammessi in quanto le istanze inviate al Dipartimento nazionale della Gioventù non sono state firmate digitalmente. L’errore, secondo quanto reso noto da De Luca, è stato commesso da un dipendente comunale, che su richiesta del primo cittadino ha relazionato sull’accaduto. Nella nota inviata al segretario e al direttore dell’Area, il funzionario, che ha seguito l’iter procedurale dei tre progetti, ha evidenziato come l’elaborazione e la redazione degli stessi sia stata effettuata da un’associazione, che ha inviato in municipio i file, alcuni dei quali dovevano essere firmati digitalmente, pochi giorni prima della scadenza fissata per l’inoltro via Pec, ossia il 17 ottobre. L’impiegato, dopo aver ricevuto i file con firma digitale del sindaco, ha quindi trasmesso telematicamente la documentazione sabato 15 ottobre, “ritornando in ufficio nella giornata di sabato onde evitare di trasmettere durante le giornate di servizio e gli orai di ricevimento del pubblico per trasmettere con maggiore tranquillità le documentazioni di rito senza essere disturbato da altre incombenze di ufficio o interrotto da colleghi ne dal pubblico”. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto. “Nel predisporre e impostare i file al protocollo generale – si legge nel documento – probabilmente nel cliccare sull’icona del file specifico dell’istanza, non si è effettivamente allegato il file che era proprio il primo da allegare in ordine di inserimento, mentre regolarmente compariva segnato il nome nell’elenco degli allegati; poi si sono inseriti, sistematicamente, tutti gli altri file dei documenti obbligatori alla pratica di istanza e che alla fine sono risultati ammessi”. Il dipendente ha evidenziato che il sistema non ha dato alcun segnale di incompletezza ma anzi che l’inoltro era stato effettuato regolarmente. Un errore materiale involontario che ha portato il Comune a essere escluso dal Servizio civile 2017 e a perdere quasi 73mila euro di fondi destinati ai 14 volontari, in quanto la procedura non prevede l’integrazione di documenti o la possibilità di utilizzare il soccorso istruttorio, né si può ricorrere al Tar o in via gerarchica contro il decreto di esclusione per la mancata corretta sottoscrizione dell’istanza, firmato dal dirigente del Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali il 16 marzo, essendo scaduti i termini previsti dalla legge. Il dipendente ha quindi suggerito per i prossimi anni di preparare tutti i documenti necessari almeno nella settimana precedente la scadenza dei termini, in modo da poter verificare in tempo la validità e la sicurezza della completezza degli atti trasmessi al Dipartimento della Gioventù. Il sindaco Cateno De Luca ha affermato che “vista la motivazione dell'esclusione è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del dipendente, chiedendo una preventiva giustificazione scritta sulla vicenda per metterla a confronto con quanto già emerso dagli accertamenti anche di natura informatica già riservatamente effettuati da un nostro consulente. Trattandosi di un errore non scusabile in relazione anche a ciò che è emerso dalle nostre risultanze – ha aggiunto il primo cittadino – si procederà ad attivare le procedure per addivenire anche all'integrale risarcimento danni e non è escluso che nelle more venga attivata, se ne esistono le condizioni, anche la sospensione dal servizio”.