S. Teresa, fogna ancora in spiaggia nonostante la pulizia: ecco una possibile soluzione
di Andrea Rifatto | 05/07/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/07/2021 | ATTUALITÀ
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Lo sversamento dell'1 luglio a Bucalo
Un sistema di telecontrollo costato 43mila euro, che dal 2019 avvisa il Comune inviando un messaggio in caso di malfunzionamenti del sistema per consentire di intervenire in tempo; la pulizia delle stazioni di pompaggio sul lungomare effettuata proprio di recente, per una spesa di 24mila euro, per rimuovere tutte le ostruzioni all’interno delle condotte. Tutti accorgimenti, però, che spesso non servono, perchè il risultato è sempre lo stesso: sulla spiaggia di Santa Teresa di Riva continuano a sgorgare reflui fognari. Gli ultimi sversamenti si sono verificato l’1 e il 4 luglio sempre nello stesso punto, all’altezza di via Del Carmine, nel quartiere Bucalo, dove i reflui maleodoranti hanno invaso l’arenile proprio nel giorno di inizio della stagione Bandiera blu, evidentemente per un funzionamento delle pompe che spingono i liquami verso il depuratore e che in caso di blocco deviano i reflui verso le vecchie bocche di troppo pieno situate alla base del muro che separa la spiaggia dal lungomare. “Stiamo effettuando la pulizia da detriti e sabbia in tutte le stazioni così da limitare al massimo i malfunzionamenti con una attività di prevenzione” aveva detto pochi giorni prima il sindaco Danilo Lo Giudice, spiegando il perchè avviene la fuoriuscita di liquami in spiaggia e invitando la popolazione a non gettare negli scarichi materiale non conforme (salviettine, assorbenti, stracci) per evitare l’intasamento delle condotte. Ma evidentemente ciò non è sufficiente e quindi, considerato che lo sversamento avviene solitamente nello stesso punto, è opportuno che il Comune trovi una soluzione per far sì che in caso di emergenza la fogna non sgorghi sulla sabbia, ma finisca magari in un apposito serbatoio, ad esempio da 1.000 litri, che potrebbe essere interrato sulla spiaggia e collegato tramite un tubo alla bocca di troppo pieno, cosicché i liquami confluiscano temporaneamente all’interno del contenitore, senza contaminare l’arenile, per essere poi risucchiati da un autoespurgo. Una sorta di fossa settica provvisoria che però consentirebbe di evitare spettacoli indegni agli occhi di residenti e turisti, che continuano a non capire come su una spiaggia accogliente e con tanti servizi possano continuare a ripetersi incidenti del genere.