S. Teresa, gli studenti ricordano Graziella Campagna, 17enne vittima innocente della mafia
di Redazione | 24/03/2021 | ATTUALITÀ
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L'incontro con Pasquale Campagna
Una scoperta casuale pagata con la vita. La storia di Graziella Campagna, la ragazza di Saponara uccisa dalla mafia il 12 dicembre del 1985 a Villafranca Tirrena, è stata al centro dell’incontro organizzato dalla Direzione didattica di Santa Teresa di Riva in occasione della XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, nell’ambito del progetto “Tutti a scuola di legalità”. Gli alunni e i docenti delle quinte classi hanno incontrato nel corso di una videoconferenza online Pasquale Campagna, fratello di Graziella, intervenuto per ricordare la vicenda della giovane donna la cui vita è stata spezzata ingiustamente dalla mafia all’età di 17 anni. Una triste storia che ha interessato e colpito profondamente gli studenti santateresini, che hanno voluto renderle omaggio con riflessioni, poesie e disegni. A lei, nel 2016, la comunità di S. Teresa di Riva, ha dedicato una via nel quartiere Sacra Famiglia. L’incontro, dopo i saluti introduttivi della dirigente scolastica Maria Grazia D’Amico e dell’assessora alla Pubblica istruzione Annalisa Miano, è stato moderato dall’insegnante Rosa Anna Paolini, referente del progetto legalità della Direzione didattica di Santa Teresa, attuato per promuovere l’impegno nel rispettare le regole, nell’essere persone giuste e rette e nello studio, perché la cultura rende liberi e indebolisce la mafia. Graziella Campagna scomparve improvvisamente quella sera del dicembre 1985 e non ritornò più a casa dopo una giornata di intenso lavoro. Subito si pensò a una “fuitina” d’amore. E invece, due giorni dopo, a Forte Capone, sui Peloritani, fu trovato il suo corpo sfigurato da cinque colpi di fucile. Si era imbattuta nella mafia, Graziella. Aveva trovato, in una camicia lasciata nella lavanderia dove lavorava un documento di un certo “ingegnere Cannata”. In realtà si trattata di Gerlando Alberti Junior, nipote di Gerlando Alberti senior detto “u paccarè”, braccio destro di Pippo Calò, latitante che frequentava la lavanderia insieme a Giovanni Sutera, anche lui latitante. La scoperta di questa informazione le costerà la vita, anche perchè uno dei fratelli di Graziella, Piero, è carabiniere in servizio alla compagnia di Gioia Tauro e questo spaventa i latitanti, ricercati per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, che da tre anni si erano rifugiati a Villafranca Per l’omicidio, dopo un lungo processo non privo di colpi di scena, sono stati condannati all’ergastolo sia Alberti che Sutera. La storia di Graziella Campagna è stata anche fonte d’ispirazione per la fiction Rai “La vita rubata”. Nell’ambito del progetto “Tutti a scuola di legalità” gli alunni delle classi quarte e quinte hanno partecipato inoltre all’iniziativa “Poliziotti per un giorno”, collegandosi in videoconferenza con la sala operativa della Questura di Messina: all’incontro è intervenuto il dottor Giovanni Puglionisi, dirigente dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico, che attraverso una visita virtuale ha illustrato i compiti della Squadra Volante e come vengono gestite le chiamate di soccorso da parte dei cittadini. Gli studenti hanno mostrato entusiasmo e curiosità e guidati dalla referente Paolini hanno presentato i loro lavori con il plauso della dirigente scolastica.