S. Teresa, il "carrozzone" Ato Me4 chiede ancora pagamenti: il Comune prova ad uscirne
di Andrea Rifatto | 09/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/11/2022 | ATTUALITÀ
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La gestione si concluse nel 2016
Da sei anni non si occupa più della gestione del servizio rifiuti nella cittadina jonica, ma il rapporto con l’ente non si è mai interrotto. L’Ato Me4, organismo in liquidazione ormai dal 2011, vanta infatti ancora tra i propri soci anche il Comune di Santa Teresa di Riva, che detiene una quota del 9,867%, ma l’Amministrazione punta adesso a dire definitivamente addio a quello che considera un inutile carrozzone. Già nel 2018 è stata contestata la nota sulla verifica dei crediti e debiti reciproci e sulla conciliazione, così come le richieste di versamento somme relative alle spese generali avanzate nel corso degli anni, e nei mesi scorsi il Comune ha messo in discussione due fatture di agosto 2021 e giugno 2022 e ha comunicato all’Ato l’avvio del procedimento di recesso da socio, ritenendo che le spese di gestione rivendicate dai soggetti liquidatori non siano legittime, così come le fatture, anche perchè non possono compiere attività di gestione. La giunta comunale ha quindi deciso di affidare un incarico legale di assistenza e consulenza per avviare la procedura di contestazione di quanto rivendicato dal vecchio gestore della raccolta rifiuti e per individuare il giusto procedimento per l’alienazione delle quote societarie, con conseguente recesso. L’argomento è stato dibattuto anche in Consiglio comunale, in occasione dell’approvazione del bilancio consolidato 2021, dove il capogruppo di minoranza Nino Bartolotta ha chiesto all’Amministrazione di valutare l’uscita definitiva dall’Ato: “Una società che non si è degnata neanche di presentarci il bilancio e gli ultimi atti si fermano al 2019 - ha evidenziato - i commissari non hanno nessun interesse a liquidarla perchè perderebbero le indennità, ma dopo dieci anni non è possibile pensare che non si possa chiudere questa partita per evitare di togliere ancora soldi alla nostra comunità”. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha ricordato come il Comune abbia pagato fino a quest’anno le rate del piano di rientro decennale e che sia stato comunque il primo ad uscire nel 2016 dalla gestione del servizio, ottenendo notevoli risparmi: “Nell’ultima riunione ho evidenziato tutta una serie di criticità e voci di spesa che nulla hanno a che vedere con la gestione - ha spiegato - abbiamo atteso ma l’appello è rimasto inascoltato e adesso abbiamo deciso di contestare i costi per vie legali. Vedremo quale sarà il percorso per la fuoriuscita definitiva, ma prima voglio regolarizzare i conti e sono convinto che sono loro a dover dare soldi a noi e non il contrario. Il nostro percorso va nella direzione di uscire al più presto da questa società in liquidazione”.